Funivia, il Comune cambia i cavi Riaperta la strada del Gran Sasso 

Via libera dalla giunta alla sostituzione delle componenti portanti, l’impianto sarà fermato a fine mese La Provincia intanto ha provveduto a rimuovere il divieto di transito sulla Piana di Campo Imperatore

L’AQUILA. Via libera dalla giunta comunale alla sostituzione delle quattro funi portanti della funivia del Gran Sasso. Nei giorni scorsi il sindaco Pierluigi Biondi aveva annunciato la predisposizione di un emendamento da 4 milioni per finanziare l’intervento, che dovrà essere realizzato in anticipo rispetto alla data programmata del 2028. L’impianto sarà fermato il 30 aprile, su disposizione dell’Ansfisa. Intanto, la Provincia ha riaperto al transito la strada che porta a Campo Imperatore, dopo la consueta chiusura invernale.
il caso sicurezza
Nell’atto d’indirizzo approvato dall’esecutivo viene demandato al dirigente del settore Opere pubbliche di predisporre e adottare tutti gli atti necessari per gli interventi sull’infrastruttura, per i quali sarà costituito un gruppo di lavoro ad hoc. I 4 milioni saranno a valere sui fondi dell’avanzo di amministrazione libero risultante dal rendiconto di gestione, che verrà portato all’attenzione del consiglio comunale in sede di discussione del bilancio dell’ente. Come riportato nel testo della delibera, il ricambio dei cavi è considerato indispensabile, “per consentire la prosecuzione dell’esercizio pubblico dell’impianto a fune inserito, unico caso in Regione, nel sistema del Trasporto pubblico locale regionale. A tale esercizio è collegata sia la possibilità di tenere aperta al pubblico la stazione sciistica di Campo Imperatore (gestita dal Centro Turistico Gran Sasso), sia quella di consentire il collegamento estivo a fini turistici da Fonte Cerreto a Campo Imperatore, attivo dagli anni 30 del secolo scorso”.
il nulla osta
L’indicazione della sostituzione era inserita tra le prescrizioni contenute nel provvedimento di nulla osta tecnico con cui l’Agenzia nazionale per sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali ha dato il via libera, l’11 gennaio scorso, alla riapertura al pubblico della funivia. Provvedimento su cui, dopo il pronunciamento del Tar che ha respinto il ricorso del Comune con cui ne chiedeva l’annullamento, si dovrà pronunciare il Consiglio di Stato. «L’amministrazione non rimane alla finestra in attesa che l’iter giudiziario della vicenda venga definito», spiegano il sindaco Biondi e l’assessore alle Opere pubbliche, Vito Colonna, «ma si è attivata con tutte le iniziative utili per salvaguardare la nostra montagna e il lavoro degli operatori del comparto turistico e del Ctgs. Si tratta di un’operazione complessa e impegnativa, anche sotto il profilo finanziario, su cui il Comune, con grande senso di responsabilità, sta mettendo tutto il suo impegno per superare criticità generate da una disposizione che continuiamo a ritenere incongrua e impone di anticipare un intervento previsto per il 2028».
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