Gli amici di Luca: «Fare sport con prudenza» 

Associazione di appassionati di mountain bike interviene dopo la tragedia di Roio dell’ex calciatore

L’AQUILA. Non si spegne in città la vasta eco di emozione causata dalla morte di Luca Moro, di 38 anni, ex calciatore e capitano dell’Oratoriana, che ha perso la vita martedì scorso mentre si trovava a percorrere uno dei tracciati ricavati all’interno della pineta di Roio, divenuta punto di riferimento per gli appassionati del downhill.
Dopo il giorno del dolore – con la celebrazione dei funerali, alla presenza di tanti amici del mondo del lavoro e dello sport, nella basilica di San Bernardino – dal gruppo “Asd Bikeroni”, squadra sportiva dilettantistica, arriva un messaggio che torna sulla tragedia.
«Il tragico incidente di Luca Moro», scrivono dall’Asd I Bikeroni, «ha sconvolto la nostra comunità di appassionati di mountain bike. Diversi suoi amici vicini alla nostra associazione ci hanno parlato di lui come una grande persona, una persona posata, dall’animo gentile, un gigante buono, un grande sportivo! Ciò rende ancora più dolorosa la sua scomparsa. Siamo molto vicini al dolore della famiglia e degli amici e questo tragico evento ridimensiona decisamente l’approccio a questo sport dai tratti estremi. Facciamo un appello alla prudenza, all’utilizzo di ogni tipo di protezione, all’attenta valutazione delle proprie capacità, della stanchezza e del luogo di pratica per evitare che uno sport adrenalinico si possa trasformare in una tragedia. Ciao Luca, buon viaggio».
Numerosi i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia in queste ore.
Moro lascia la moglie, la dottoressa Roberta Mariani, anestesista in forza al reparto di Rianimazione dell’ospedale regionale “San Salvatore” dell’Aquila, e due figli in tenera età.
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