MIASMI NOCE MATTEI 

Gli indagati chiedono la sospensione

SULMONA. Hanno chiesto la sospensione dei termini i cinque indagati per i miasmi alla discarica di Noce Mattei del Cogesa, chiamati ad adempiere entro 180 giorni ad alcune prescrizioni per far...

SULMONA. Hanno chiesto la sospensione dei termini i cinque indagati per i miasmi alla discarica di Noce Mattei del Cogesa, chiamati ad adempiere entro 180 giorni ad alcune prescrizioni per far rientrate il sito nei parametri stabiliti dalla legge. I vertici dell’azienda hanno chiamato in causa l’Arta sulle stesse criticità messe nero su bianco dai carabinieri forestali. Per questo i legali dei cinque hanno chiesto alla procura, che coordina le insegnanti, «di differire la scadenza dei termini o comunque sospendere la procedura in attesa di delucidazioni da Arta e Regione, soprattutto per gli interventi di carattere tecnico sull’impianto». Stando alle prescrizioni, il Cogesa dovrà «mantenere pulite le aree esterne della discarica, coprire i cassoni e adottare tutti gli accorgimenti per ridurre l’impatto olfattivo». La società inoltre - hanno scritto i forestali- «dovrà assicurare costantemente la corretta e uniforme copertura giornaliera della discarica in coltivazione». L'inchiesta era scaturita dall'esposto del vice sindaco di Sulmona, Sergio Berardi, che aveva mandato le carte ai forestali dopo il consiglio comunale dello scorso 30 dicembre. (a.d.a)