I medici al manager Asl: le nomine vanno pagate

Il sindacato Cimo Asmd critica Silveri: questa non è buona amministrazione i dirigenti hanno ottenuto incarichi e possono rivendicare compensi aggiuntivi

AVEZZANO. Gli otto dirigenti nominati dalla Asl provinciale dovranno essere pagati. È questo il senso dell’intervento del sindacato che si prende cura dei medici. Che bolla senza mezzi termini la delibera firmata dal direttore generale Giancarlo Silveri, con la quale si è dato vita a due Dipartimenti all’interno dell’azienda sanitaria. Il Coordinamento italiano dei medici ospedalieri (Cimo) e l’Associazione sindacale medici dirigenti (Asmd) prendono posizione attraverso il loro referente in provincia.

«A proposito di Asl e Dipartimenti» afferma il dottor Vincenzo Paciotti, coordinatore Cimo Asmd nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, «prendiamo atto con grande disappunto che il direttore generale Silveri, attribuendo incarichi e funzioni di capo dipartimento a dirigenti Asl, ha dato ai nominati, conseguentemente e di fatto, pieno e legittimo titolo per rivendicare comunque da domani un compenso aggiuntivo. Si ripeterà purtroppo con buona probabilità la triste storia dei tanti ricorsi in sede giudiziaria da parte di nominati “senza compensi aggiuntivi” . Alla faccia della buona amministrazione rivendicata dal manager. Ma quello che più stupisce è che queste ed altre nomine fiduciarie» aggiunge Paciotti «anticipano paradossalmente la messa in atto e la comunicazione a tutti i dirigenti medici ed amministrativi del regolamento di dipartimento. Questo sì atto amministrativo effettivamente fondamentale ed imprescindibile che dovrà definire con trasparenza e secondo la normativa vigente, titoli, modalità elettive, poteri e limiti operativi non solo del capo dipartimento ma anche di altri organi di gestione quali il comitato di dipartimento. Ma quando accadrà ciò? In una parola si assume subito ed urgentemente l’autista e poi si deciderà quando, come e che tipo di macchina deve guidare».

La delibera contestata, varata due giorni prima di Ferragosto, è la numero 1362. Sono state create otto Unità operative complesse (Uu.oo.cc.): quattro nel Dipartimento amministrativo e altrettante nel Dipartimento tecnico. Nel provvedimento viene specificato che si dovrà provvedere «con successivi atti alla individuazione del trattamento economico spettante ai direttori e ai responsabili». E non solo. Perché, sempre con successivi atti, si provvederà «all’individuazione dell’organico minimale necessario per garantire il normale svolgimento delle attività di istituto».

Alle polemiche sollevate dalla Cisl ha replicato il manager Silveri: «Nessun nuovo incarico, non ci sono nomine, niente staff, i dirigenti già in servizio nella Asl non prenderanno un euro in più». E quindi le accuse di «populismo» al sindacato.

Replica non gradita dal segretario regionale della Cisl Sanità, Davide Farina, che difende l’operato di Giuseppe Capoccitti, referente marsicano del sindacato. «Il tanto sbandierato ridimensionamento fatto da Silveri» sottolinea Farina «è stato solo un atto conseguenziale a una linea di rigore tracciata dal Tavolo e Comitato nazionale che coordina il piano di rientro del disavanzo sanitario abruzzese. E le 88 unità operative sono comunque superiori rispetto a quanto il ministero ha indicato. Pertanto ci si aspetta che quando l’atto aziendale del dottor Silveri verrà portato a Roma sarà verosimilmente osservato e quindi bocciato. La Cisl Fp ha accettato l’atto aziendale, ma privo delle articolazioni strutturali di cui i Dipartimenti tecnico e amministrativo si componevano. Per cui,alla luce della delibera istitutiva delle 8 dirigenze con tutto il sottobosco delle Unità operative semplici che ne seguiranno, è chiaro che la Cisl Marsica sia insorta denunciando l’anomalia. Il manger si fa forte dell’approvazione del commissario Chiodi dell’atto aziendale. Non sappiamo se è vero, ma se così fosse sarebbe ancor più grave in quanto il commissario avrebbe avallato un piano contrastante le sue stesse direttive. Le unità operative complesse sono ancora in netto soprannumero».

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