Il caos Adsu in tribunale: via alla causa con Valente 

Il 23 novembre udienza davanti al giudice per la sostituzione dell’ex direttore Intanto scoppia lo scontro politico tra Pd e Lega sulle difficoltà dell’ente

L’AQUILA. L’appuntamento è per il 23 novembre. Quel giorno si ritroveranno davanti al giudice del lavoro i rappresentanti dell’Adsu, – l’Azienda per il diritto allo studio universitario dell’Aquila – e il suo ex direttore Luca Valente. Il contenzioso legale verterà sull’origine del caos attuale: quel cambio nella dirigenza aziendale che a marzo portò all’arrivo all’Adsu come direttrice di Paola Di Salvatore. Sì, proprio la direttrice scaricata e licenziata dal cda e dalla presidente Eliana Morgante a nelle settimane scorse. A dare notizia del nuovo scontro legale che vede l’Adsu protagonista è il decreto con cui Morgante affida all’avvocato Giuseppe Mastroddi «l’incarico di difesa e tutela dell’azienda nel ricorso presentato da Valente», come si legge nell’atto, per una spesa di poco più di 5.500 euro. Il decreto è stato pubblicato sull’albo pretorio dell’Adsu proprio nel giorno – cioè venerdì scorso – in cui negli uffici dell’ente si è presentato il consigliere regionale del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci insieme alla guardia di finanza, accusando l’azienda di avergli negato l’accesso alla documentazione.
Dopo quel “blitz”, Morgante è stata difesa pubblicamente dal portavoce della Lega Abruzzo (lo stesso partito della presidente Adsu) e assessore aquilano Francesco De Santis: «L’Adsu è un ente trasparente, nel quale non c’è trippa per gatti, soprattutto per coloro che vogliono speculare su qualche presunto scandalo. Morgante sta gestendo con merito un ente che naviga in acque tempestose, l’azione di Pietrucci si commenta da sola: l’accesso agli atti è un suo sacrosanto e legittimo diritto, ma deve avere il coraggio di dire alla collettività che parte delle carte le ha già ricevute e che la restante la avrebbe avuta nei prossimi giorni».
Pietrucci ha controreplicato: «Non ho ricevuto alcun documento di quelli richiesti e avrei volentieri evitato di ricorrere alla Finanza se i vertici Adsu avessero rispettato la legge». Poi ancora: «De Santis sa anche dire perché non sono stati pubblicati i bilanci Adsu 2023 e 2022? Sa dire se sono state accantonati i 10 milioni di risarcimento ai parenti delle vittime della Casa dello studente e quelli previsti per le parcelle degli avvocati? Sa che fine hanno fatto le delibere di cda di settembre che a detta dei funzionari Adsu (tutto scritto nei verbali della Finanza) sembrano scomparse? Sa dov’è o conosce la documentazione relativa alla vulnerabilità sismica o alle barriere architettoniche degli edifici Ater dove sono stati relegati alcuni studenti? O sa giustificare i ritardi nel pagamento di stipendi dei lavoratori e nell’erogazione di borse di studio? Sa che fine ha fatto la designazione dell’avvocato Cervale
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