Il Centro riapre la mensa di Celestino

Firmata l’intesa per donare 1,8 milioni di euro raccolti con la sottoscrizione dei lettori.

L’AQUILA. Nacque per una donazione, rinasce da una donazione. Fuori i fiocchi di neve. Dentro, la generosità dei lettori del Centro riaccende il fuoco della speranza per i bisognosi della città ferita. Risorge la mensa di Celestino che riaprirà il 6 aprile 2010. Un anno dopo. A piazza d’Armi sono già partiti i lavori di sbancamento per costruire la mensa, gli alloggi, la chiesa provvisoria di San Bernardino e il conventino per i frati minori. Torneranno nella chiesa anche le spoglie del santo senese. I 5, 10 e 20 euro donati dai lettori del giornale degli abruzzesi, messi tutti insieme, sono diventati 1,8 milioni di euro.

Dentro ci sono le piccole e grandi offerte della generosa gente d’Abruzzo e d’Italia, che ha raccolto l’invito del giornale del gruppo Espresso che, dopo il 6 aprile, inaugurò le donazioni col versamento di 100mila euro. Determinante, poi, l’apporto delle Casse di risparmio dell’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Dentro ci sono anche i soldi del cantautore milanese Enzo Jannacci, del giornalista Sandro Ruotolo e di tante altre migliaia di persone, famose e non famose, che hanno risposto all’appello lanciato dal giornale. A queste donazioni si sono aggiunti i fondi del Dipartimento della Protezione civile, pari a 1,6 milioni.

Per sancire ufficialmente la donazione e la destinazione dei fondi al progetto Mensa di Celestino è tornato in anticipo da Haiti il capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, che ha riunito attorno al tavolo di lavoro nella caserma della Finanza di Coppito, ieri pomeriggio, i soggetti che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera. Con padre Quirino Salomone, rettore della basilica di San Bernardino e animatore della mensa, hanno presenziato alla firma dell’intesa il direttore responsabile del Centro Luigi Vicinanza; il direttore editoriale dei quotidiani locali del gruppo Espresso Bruno Manfellotto; il direttore generale Marco Moroni; il consigliere preposto alla Divisione Centro-Sud Domenico Galasso; il direttore generale Carispaq Rinaldo Tordera; il direttore generale Caripe Oreste Invernizzi; il presidente Carichieti Tito Codagnone; il capo area territoriale Tercas Lino Pompei; il dirigente della Protezione civile Angelo Borrelli; la presidente della commissione aggiudicatrice della gara d’appalto Giovanna Andreozzi; i rappresentanti della società Manzoni Armando Tropea (direttore centrale pubblicità locale); Emilio Zampacorta (direttore area Centro-Sud); Fabio Pietrantonio (direttore filiale dell’Aquila).
Sono state invitate a partecipare alla gara 14 ditte che hanno già lavorato al progetto Case. Con un ribasso del 18%, i lavori sono stati aggiudicati alla ditta Meraviglia di Burgarograsso (Como).