Il Comune paga un milione dopo 30 anni 

L’ente ha perso la causa contro una società privata che aveva svolto dei lavori su un terreno effettuando migliorie

L’AQUILA. L’esecutività di una sentenza civile di appello, che ha confermato l’esito del primo grado, ha indotto il Comune, dopo un atto di precetto, a erogare a una società privata un milione e 200mila euro dopo una controversia durata quasi 30 anni. E, in teoria, potrebbe andare ancora avanti in quanto, pur a fronte di una “doppia conforme”, ostile, l’ente locale potrebbe comunque giocarsi le residue speranze di ribaltare il verdetto ricorrendo in Corte di Cassazione.
La somma, in tempi molto recenti, è stata erogata alla società Agricola i cui interessi sono stati patrocinati dagli avvocati Fabrizio Marinelli e Maria Cristina Cervale. Nel caso in questione, dunque, l’oggetto del ricorso consiste in lavori migliorativi fatti su un terreno che prima insisteva nel territorio comunale di Pizzoli, ma poi l’area è entrata nel dominio del capoluogo di regione. . La società che aveva svolto questi lavori migliorativi del terreno comunque andava pagata.
Se l’ente, all’epoca, si fosse deciso a chiudere la controversia forse ora l’aspetto contabile sarebbe meno pesante.
Infatti ci fu una prima sentenza del tribunale aquilano, risalente all’ormai lontano 2004, che, dopo una lunga istruttoria, dette ragione almeno in parte alle pretese dei ricorrenti.
L’appello, dopo tredici anni di carte bollate, ha poi confermato sostanzialmente il primo grado.
In questa ingente cifra che, secondo quanto si è appreso, è stata erogata, spicca la rivalutazione monetaria dal 1991 al 2018 che è di circa 294mila euro mentre gli interessi legali superano il mezzo milione di euro.
La somma, inevitabilmente, andrà inserita tra i debiti fuori bilancio dell’ente locale.
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