Il Covid cancella la tradizionale Fiera dell’Epifania 

La decisione assunta da Fiva Confcommercio e Comune Annullata anche la Befana dei vigili in piazza Duomo

L’AQUILA. Il Covid cancella anche la fiera dell'Epifania. Un evento storico, tra i più amati dagli aquilani e dai turisti per la suggestione dei colori e dei profumi e per l’atmosfera che, ogni anno, accompagnava l’evento di chiusura delle festività natalizie, il 5 gennaio. La Fiva- Confcommercio, di concerto con il Comune, non ha potuto fare altro che annullare la manifestazione, «in virtù delle disposizioni del governo, ma anche di una prudenza indispensabile, visto il momento di forte criticità sanitaria». Poco cambia se l'Abruzzo, il 5 gennaio sarà zona rossa, arancio o gialla: «Quest’anno la fiera non ci sarà». E con le bancarelle della Befana, il coronavirus porta via anche i mercatini di Natale e la storica manifestazione in piazza Duomo della Befana dei vigili.
NIENTE FIERA. Esattamente 73 anni fa, all’allora direttore della Confcommercio dell’Aquila, Ambrogio Forcucci, venne in mente di ampliare il mercato giornaliero di piazza Duomo, il giorno precedente l’Epifania, per favorire gli acquisti e dare alla città una “vetrina” in più. Spuntarono, allora, le prime bancarelle posizionate sotto i Portici dell'ex Carispaq, davanti alla sede della Camera di commercio e, a seguire, fino al Caffè Eden, al Convitto e al Liceo classico. «Pochi banchi destinati a crescere», afferma Alberto Capretti, presidente della Fiva- Confcommercio e organizzatore della fiera dell'Epifania, «e a diventare presto un evento di caratura nazionale».
A cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso, la manifestazione ha raggiunto il numero massimo di bancarelle, oltre 700. Dopo il sisma del 2009, gli ambulanti presenti sono scesi a 160, per risalire a 300 circa, fino al 2020. Ma l’edizione 2021 non ci sarà.
TROPPO RISCHIOSO. «Come per i mercatini di Natale, cancellati in tutta Italia», dichiara Capretti, «anche la fiera quest’anno non si svolgerà». Un appuntamento segnato in rosso sul calendario degli aquilani, che ha sempre attratto numerosi turisti dal Lazio e da tutto l’Abruzzo. L’occasione per acquistare le ultime novità per la casa, per rinnovare il servizio di piatti, comprare cd e giocattoli e ogni sorta di dolciumi per riempire le calze della Befana. O, più semplicemente, per fare una bella passeggiata nel centro storico vestito a festa, tra l’odore della piadina romagnola e il profumo dei dolci siciliani e calabresi.
«Abbiamo stabilito, di concerto con il Comune di annullare l’evento: lo abbiamo fatto già prima del passaggio in zona rossa», spiega Capretti, «troppo rischioso gestire un flusso che supera le 10 mila persone».
Alla fiera dell’Epifania arrivavano ambulanti da tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, dalla Liguria, alla Toscana fino alla Sicilia.
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