Il giorno del dolore e del ricordo: addio a Monica, la ragazza solare 

Dalla scuola al teatro, le lacrime per la 42enne che mercoledì ha perso la vita in uno scontro tra auto Non sono stati ancora fissati i funerali della maestra: mezzi sequestrati per consentire le indagini

L’AQUILA. Una ragazza solare e piena di vita. Una maestra che si dedicava con dedizione al proprio lavoro e ai suoi bambini. Una persona che non si risparmiava, sempre vicina e attenta agli ultimi. Così viene ricordata Monica Di Bernardo da chi l’ha conosciuta e ha lavorato con lei, a scuola o a teatro. Una vita spezzata mercoledì mattina a 42 anni, da uno scontro mortale sulla statale Picente tra Cagnano e Pizzoli mentre andava a scuola a Montereale. I funerali non sono stati ancora fissati: per questo bisognerà attendere le disposizioni della procura, che ha avviato indagini per chiarire eventuali responsabilità nell’incidente.
IL TEATRO, LA SECONDA CASA
Il palcoscenico era la grande passione di Monica. Era uno dei clown dell’associazione aquilana Brucaliffo – Teatro in ospedale. Aveva collaborato con Spazio rimediato e il Tsa, e ad Avezzano con il Teatro dei colori e il Lanciavicchio. Si era avvicinata alla recitazione quando da Silvi, dove è cresciuta, si è trasferita all’Aquila per l’università. Aveva cominciato con Il Piccolo resto, la compagnia di Eva Martelli e Daniele Fracassi. «Ho conosciuto Monica quando era poco più che ventenne», ricorda Eva Martelli, che oggi lavora a Milano, «frequentò i nostri corsi di teatro in via dei Giardini, e ci accorgemmo subito che aveva grande predisposizione. Era una ragazza solare e piena di vita che si metteva sempre alla prova, generosa in scena e nella vita. Dava grande soddisfazione nell’apprendimento delle tecniche teatrali. Fu la sua prima esperienza teatrale, e anni fa fui felice di sapere che, dopo aver fatto altre esperienze, ci considerava il suo “primo amore” che non si scorda mai».
LA SCUOLA, L’ALTRA CASA
«Alla scuola ha dedicato tutto il suo impegno professionale e umano, un dovere profuso senza mai risparmiarsi e, come diceva lei, “senza guardare l’orologio”»: così la ricorda Paola Verini, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Don Milani, dove prestava servizio nel plesso di Montereale non da molto, ma dove è stata ugualmente capace di lasciare un segno forte e profondo. «Si è dedicata ai bambini in modo encomiabile fino all’ultimo giorno. Ricordiamo la nostra maestra soprattutto per il coraggio del suo essere innovativa, la sua voglia di rompere gli schemi, il suo appoggio per i più fragili e deboli, il suo rispetto e dedizione totale per l’istituzione scolastica. Da docente ha sempre avuto un imperativo, che ha ribadito fino allo sfinimento: la centralità dello studente. E su questo ha sempre improntato il suo agire per fare in modo che la scuola si modellasse intorno allo studente».
il CORDOGLIO DI silvi
Monica viveva nel Progetto case a Tempera con il marito Francesco Tarquini, musicista e insegnante di musica, e due figli piccoli di sei e due anni. Era però nata ad Atri e cresciuta a Silvi, dove tra l’altro aveva iniziato a insegnare. Al cordoglio generale si è perciò unito quello della città d’origine, espresso dal sindaco Andrea Scordella: «A nome dell’amministrazione e dell’intera comunità di Silvi», afferma Scordella, «voglio esprimere il più sentito cordoglio e vicinanza ai familiari, parenti e amici della cara Monica. Insegnante e attrice impegnata nel teatro, si era fatta apprezzare per le sue doti artistiche, e aveva anche contribuito in varie iniziative artistiche e culturali nella nostra città».
le indagini sull’incidente
Sull’incidente che ha causato la morte di Monica Di Bernardo sono in corso accertamenti. Le indagini sono state affidate al pm Marco Cellini. È stato disposto il sequestro dei veicoli coinvolti nel frontale, quello della maestra e quello di G.A., 25enne di Cagnano ricoverata in ospedale in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. I mezzi sono custoditi in un deposito giudiziario, e verranno anche utilizzate immagini di impianti di videosorveglianza della zona per trovare elementi utili a ricostruire la dinamica.
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