Il rettore contro Marsilio: «Lezioni, uno stop inatteso» 

Alesse e il comitato di coordinamento degli atenei abruzzesi rivendicano autonomia «Le nostre attività non sono chiuse: siamo un luogo sicuro». Il presidente: «Sì al confronto»

L’AQUILA. Una lettera inviata al presidente della Regione, Marco Marsilio, in cui il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, e i colleghi degli atenei abruzzesi, rivendicano «piena autonomia» nella gestione delle attività di ricerca e di laboratorio, nei progetti di innovazione e negli stage aziendali. Ieri, nelle università come in tutti gli istituti superiori, è partita la didattica a distanza, ma l’ordinanza di Marsilio, che ha bloccato fino al 24 novembre le lezioni in presenza, «giunta in maniera inaspettata», non è andata giù ai rettori. «Non è stata concordata», dice Alesse, pur sottolineando che «si tratta di un atto legittimo, che ricalca la criticità del momento, in cui è a repentaglio la salute. L’Università non è chiusa, è un luogo sicuro. Continueremo a svolgere molte delle nostre attività, che non possono essere fatte a distanza».
MARSILIO CHIUDE. La didattica a distanza era prevista, inizialmente, solo per le scuole secondarie di secondo grado, come deterrente per alleggerire il trasporto pubblico e garantire le misure di distanziamento. Ma la Regione ha inteso inserire nel provvedimento anche le tre università abruzzesi, fermando le lezioni in aula e attivando solo i collegamenti didattici da remoto. «È sospesa l’attività didattica in presenza», afferma il rettore, «ma tutto il resto andrà avanti, dai laboratori alla ricerca nel rispetto assoluto della sicurezza di lavoratori, docenti e personale tecnico-amministrativo: Come anche la cosiddetta “terza missione”, gli stage nelle aziende e i progetti sul territorio».
AUTONOMIA. La lettera è partita ieri e fa seguito alla riunione di martedì scorso del Crua, il Comitato di coordinamento delle Università abruzzesi. Tutti d’accordo nel sottolineare che «le Università non sono chiuse. Prendiamo atto della decisione della Regione di sospendere la didattica in presenza, ma nella nota inviata al presidente Marsilio», sottolinea Alesse, «rivendichiamo autonomia nell’organizzazione delle altre attività universitarie che sono numerosissime e importanti e vanno ben oltre la didattica frontale. Domani è in programma una riunione con i direttori per stabilire quali progetti portare avanti. Sono convinto che la didattica vada svolta in presenza, ma prendo atto di quanto deciso dalla Regione, anche se il problema non sono le scuole, né le università che hanno messo in atto tutte le misure preventive per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza». Per Alesse «il contatto tra gli studenti è importante, come pure lo scambio di opinioni ed esperienze nel percorso formativo».
PRONTI AL CONFRONTO. Da casa, dove si trova in autoisolamento preventivo, Marsilio si dice «disponibile al confronto». «Continua il dialogo col mondo della scuola e l’Università», sottolinea Marsilio. «Ci stiamo attivando per una nuova riunione con gli uffici scolastici e i rettori, in modo da monitorare la situazione e i casi particolari che meritano attenzione o piccole correzioni. Stiamo lavorando per fare in modo che queste 4 settimane siano le ultime in didattica a distanza».
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