Incubo pioggia nelle tendopoli

Sfollati disperati: ancora fiumi di fango e infiltrazioni di acqua. E proseguono le scosse: la prima alle 03.04 di magnitudo di 2.7, la seconda alle 06.11 di 2.6

L'AQUILA. Torna l'incubo della pioggia nelle tendopoli aquilane. Ieri, infatti, dopo quasi cinque ore di precipitazioni ininterrotte, si sono riproposti i problemi di vivibilità e la gente è tornata a protestare. Purtroppo ci sono anche altre problematiche che non hanno trovato soluzione. E oggi la situazione non è migliorata affatto. Continua a piovere e le temperature nella notte hanno toccato i 12 gradi. E proseguono le scosse: la prima alle 03.04 di magnitudo di 2.7, la seconda alle 06.11 di 2.6

Segnali di malcontento arrivano dal campo sfollati di Bazzano dove in diverse tende ci sono state delle infiltazioni di acqua e la gente, in tutto 350 persone, proprio non ci sta. «Non è possibile che accadano queste cose», dice uno sfollato aquilano che lavora nella pubblica amministrazione, «va bene che ha piovuto a dirotto ma che ci si debba trovare acqua in tende collaudate a resistere a certi eventi mi sembra intollerabile. Purtroppo ci sembra di essere condannati alle bizzarrie del tempo: quando fa caldo i condizionatori, quei pochi che si sono, servono a poco mentre se viene la pioggia si rischiano delle infreddature che poi impiegano settimane a passare. Qualcuno di noi pensa che queste tende siano peggiori sotto il profilo qualititivo rispetto a quelle che ci sono in altri campi». Dalla stessa tendopoli viene segnalato il problema della lontananza dalle tende delle docce che si trovano a un chilometro presso il campo di calcio della frazione. Ci si rammarica inoltre del fatto che quando si fa la fila per i pasti non esiste una tettoia: «Sia che faccia caldo o piova, come in questi giorni, per noi va sempre male» dicono. Gli stessi si lamentano per il fatto di non poter mangiare in alcuni piccoli gazebo che sono stati da loro allestiti nei pressi delle tende. Secondo chi gestisce le tendopoli si tratta di uno strappo al regolamento ma gli sfollati ritengono comunque di essere nel giusto visto che i loro gazebo non creano problemi a nessuno. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche nella tendopoli di piazza d'Armi dove acqua e fango hanno preso a scorrere tra le tende. C'è stata una pronta risposta da parte della Protezione civile che ha adoperato delle pompe per aspirare l'acqua ma questo non ha impedito i disagi. I problemi, secondo quanto si è appreso, sono stati provocati soprattutto dalla inadeguatezza dei tombini che non sono stati in grado di assorbire tutto il liquido che è ristagnato. Grossi problemi a chi sta tenda nel campo sfollati allestito a Coppito dove anche lì si registra l'intervento dei vigili del fuoco. La tendopoli è sistemata nel campo sportivo che, a quanto pare, ha un drenaggio pessimo. Per questo motivo l'acqua ristagna e si formano fiumi di fango che non è facile arginare.

Una singolare segnalazione arriva dalla tendopoli di Onna dove alcuni si sono rammaricati per il fatto che si è inceppata la serratura della porta di una doccia e chi era dentro ha dovuto urlare per farsi aprire. Era di mattina presto e molti, essendo domenica, non hanno gradito la sveglia anticipata.

Ma la di là dei disagi che ci sono nelle tendopoli la pioggia di ieri ha creato guai anche a chi si muove nella città per le poche strade percorribili.

Infatti, a poche centinaia di metri dalla tendopoli di Pile, allestita nel piazzale Pertini, zona ex Italtel, una stradina di accesso aveva acqua alta almeno quaranta centimetri e l'automobile guidata da uno sfollato stava per rimanere impantanata. Per fortuna, miracolosamente, la macchina ha ripreso a marciare evitando al malcapitato di restare lì a lungo visto che non aveva il cellulare.