L’addio della città all’imprenditore Valeri 

Funerali nella chiesa dell’Annunziata. Il parroco: «Un uomo di grande energia e intraprendenza»

SULMONA. Una cerimonia raccolta, al centro della città, nella chiesa che lui tanto amava e che da sempre rappresenta il simbolo di Sulmona e dei sulmonesi. Si è tenuto ieri nella chiesa dell’Annunziata l’ultimo saluto all’imprenditore Ennio Valeri, morto all’età di 76 anni, dopo aver lottato contro una grave malattia. «È stato un uomo di grande energia e intraprendenza, distinguendosi in tante attività e prima di tutto ha costruito una famiglia intorno a sé», ha detto nell’omelia don Gilberto Uscategui, «a 76 anni è finito il percorso del tempo del nostro fratello Ennio. È stato uomo che ha tentato di realizzare i suoi sogni e progetti e come imprenditore ha costruito tante case. Cinquantasei anni fa il Signore lo ha chiamato però a formare anche una famiglia. E formando una famiglia ha costruito la sua casa sulla roccia, la casa più bella».
Così con una metafora, tratta dalla parabola evangelica, don Gilberto ha ricordato il valore dell’operato del defunto e della famiglia formata e che oggi gli esprime gratitudine per tutto quanto fatto per essa. Intanto, alla famiglia, in particolare sui social, continuano a giungere messaggi di cordoglio. In tanti ricordano la figura dell’imprenditore che volle pensare una nuova città, con il suo progetto di un centro commerciale, in via Sallustio, collocato in un nuovo grande quartiere, di una televisione e una radio, Videoesse e Radioesse, capaci di proiettare l’immagine della città e del comprensorio peligno in campo regionale, creando nuove professionalità nei media. Come pure il mondo dello sport ricorda un uomo sempre sulla breccia, generoso e pronto a fare la sua parte a sostegno di attività, come il calcio e la pallavolo, che un tempo regalarono alla città tante soddisfazioni.