l'emergenza

L'Aquila, aggredito e malmenato nel terminal di Collemaggio

La denuncia di un lavoratore addetto al megaparcheggio: «Io colpito da una scarica di pugni». I sindacati: la zona è terra di nessuno. I carabinieri arrestano un giovane, denunciato un 40enne

L’AQUILA. Aggredito e malmenato mentre è al lavoro, all’interno del terminal bus di Collemaggio. La brutta avventura di un dipendente dell’azienda che gestisce il megaparcheggio “Lorenzo Natali” è finita, dopo l’intervento dei carabinieri, con l’arresto (ai domiciliari) di un venticinquenne e la denuncia di un quarantenne, entrambi per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo vittima dell’aggressione è stato curato al “San Salvatore” e ha riportato traumi ed ematomi al volto, conseguenza dei pugni sferrati da uno dei due aggressori.

Ma l’episodio ha sollevato il problema sicurezza: «Il terminal di Collemaggio», hanno denunciato Domenico Fontana della Filt-Cgil e Angelo De Angelis della Fit-Cisl, «è diventato terra di nessuno. Il gestore della struttura e il Comune hanno il dovere di trovare una soluzione».

A raccontare la dinamica della violenza subita è lo stesso malcapitato addetto della M&P, l’azienda che gestisce il megaparcheggio. «Martedì sera», dice, «una mia collega ha richiesto l’intervento dei carabinieri, a causa di un gruppo di persone che stazionano quotidianamente all’interno del terminal e in quel momento stavano facendo una grossa confusione, alzando la voce e intimorendo gli utenti in attesa di prendere l’autobus. Purtroppo, dopo il controllo effettuato dai carabinieri, sono stato avvicinato con fare minaccioso da due soggetti, che mi accusavano di aver chiamato le forze dell’ordine. Sono riuscito a bloccarne uno, ma l’altro è intervenuto con la forza e mi sono beccato 3 o 4 pugni in faccia. A quel punto, abbiamo richiamato i carabinieri e i due, entrambi italiani, sono stati identificati e denunciati. La cosa grave», sottolinea l’uomo aggredito, che preferisce restare anonimo per timore di ritorsioni, «è che episodi del genere sono frequenti. Sia di giorno che di notte c’è questo gruppo di uomini, italiani e stranieri, anche giovani, che bivaccano all’interno del terminal, creano problemi e infastidiscono gli utenti. Stavolta è andata male a me, che stavo semplicemente facendo il mio dovere sul posto di lavoro. Ma poteva capitare a chiunque».

I sindacati parlano di un manipolo di sbandati: «Al lavoratore, colpevole soltanto di provare a svolgere il proprio mestiere», dicono Fontana e De Angelis, «va la nostra solidarietà e ci auguriamo una pronta guarigione. È il caso, però, di sollecitare un intervento pronto e deciso, di chi in questa città ha la responsabilità di garantire la sicurezza dei tanti cittadini che quel luogo sono tenuti a frequentare: studenti, lavoratori e comuni cittadini utilizzatori dei mezzi pubblici. Il terminal, frequentato da migliaia di persone al giorno, ha bisogno di essere attenzionato quale luogo sensibile di questa città e soprattutto è intollerabile, a sette anni dal sisma, tenerlo nelle condizioni in cui oggi versa. Tutti gli attori di questa lunga vicenda, gestore e Comune, hanno il dovere di trovare soluzioni».

I sindacalisti ricordano che «a breve inizierà il nuovo anno scolastico e in quel terminal transiteranno migliaia di ragazzi. È necessario che la struttura torni a vivere, a offrire servizi e con ciò anche sicurezza. È il caso di ricordare», sottolineano Fontana e De Angelis, «che nella struttura è anche previsto, e in passato è stato utilizzato, un apposito spazio dedicato al presidio di sicurezza pubblica. Occorre che l’azienda torni in proprio ad avere la capacità di gestire al meglio il megaparcheggio e che le autorità preposte assumano le decisioni adeguate, affinché un luogo importante della città, quello che spesso, per coloro che vi giungono da fuori, è il primo biglietto da vista della stessa, torni a essere decoroso e sicuro».

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