L’Aquila, aperitivo della Vigilia tra le transenne del centro

Prosecco, Montepulciano d’Abruzzo, pane locale con olio d’oliva e sale. L’aperitivo a Ju Boss è una tradizione alla quale gli aquilani non rinunciano. E anche in questa vigilia di Natale decine di persone si sono date appuntamento fin alla storica cantina di via Castello, a due passi da piazza Regina Margherita

L’AQUILA. Prosecco, Montepulciano d’Abruzzo, pane locale con olio d’oliva e sale. L’aperitivo a Ju Boss è una tradizione alla quale gli aquilani non rinunciano. E anche in questa Vigilia di Natale decine di persone si sono date appuntamento alla storica cantina di via Castello, all’angolo con piazza Regina Margherita. Sotto il sole e muovendosi tra le impalcature ingombranti dei primi cantieri del centro storico gli affezionati dell’aperitivo de Ju Boss hanno brindato al Natale con un buon bicchiere di vino in mano. Senza esagerare, ma con il gusto di stare insieme, amici e studenti hanno affollato via Castello fino alle due di pomeriggio.

All’interno qualcuno ha anche improvvisato un piccolo concerto a uso di amici con una chitarra, il tutto mentre i titolari passavano tra i tavoli a rifocillare gli ospiti con nuove portate di pane fresco. L’aperitivo a Ju Boss è un must per gli aquilani, una consuetudine che nemmeno il terremoto ha fermato. Questo è il terzo anno da quando Ju Boss ha riaperto, l’8 dicembre 2009. Tra alti e bassi e le difficoltà di una ricostruzione che non parte, la cantina è sempre andata avanti. E se gli auguri si fanno sotto il sole, tutto sembra più possibile, anche la rinascita del centro storico.

Domani intanto a Pianola si terrà la 40° edizione del presepe vivente “Come a Betleem”. A partire dalle 18, circa 300 figuranti in costume d’epoca daranno vita alle scene principali della storia del Cristianesimo. Ci sarà anche un ricco buffet a base di dolci natalizi e bevande calde. A Casa Onna, invece, alle ore 17,30, sarà presentato il racconto del caporedattore del Centro, Giustino Parisse “L'incanto della notte di Natale”. Si tratta della storia del presepe nella chiesa parrocchiale di Onna fino al 2008, poco prima cioè che il paese venisse distrutto dal terremoto del sei aprile del 2009.

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