Ladri di videopoker a segno

Depredati nella notte due bar a Bazzano e Tempera

L'AQUILA. Torna in azione, dopo diversi mesi, la banda dei videpoker che l'altra notte ha preso di mira due bar della periferia aquilana. Si tratta dello Shaly a Bazzano e del bar Ghizzoni che si trova a Tempera. Il bottino è di alcune migliaia di euro.

I ladri, probabilmente una gang straniera, sono penetrati del bar di Gignano da dove hanno portato via due videopoker e li hanno scassinati prendendo quanto era nella scatola dove vengono infilati i soldi per le giocate. Il bottino, nello specifico, è stato di 3.700 euro. Uno di questi videopoker che i banditi stavano portando via è stato trovato non lontano dal bar che attualmente è sistemato in un container. 

L'altra macchinetta non è stata ancora ritrovata e potrebbe essere stata caricata su un furgone e portata in luogo sicuro al fine di poterla rivendere.  Secondo gli investigatori si tratta di ladri molto abili nel senso che sono riusciti a portare via la refurtiva e poi sparire a tempi di record visto che risulta che l'allarme sia scattato quasi immediatamente dopo la loro irruzione e le forze dell'ordine sono giunte sul posto con sollecitudine.

L'audacia sta anche nel fatto che il colpo è stato commesso in una zona abbastanza illuminata e trafficatissima anche di notte.  Un altro furto dello stesso genere è stato commesso ai danni del bar Ghizzoni di Tempera, centro di ritrovo nella frazione. I ladri hanno svuotato la cassa dove si trovava un fondo di circa duecento euro.

Hanno poi scassinato, allo stesso modo, le cassette dei videogiochi contenenti le monete infilate dagli scommettitori. In questo caso non è ancora stato definito l'ammontare del bottino ma dovrebbe trattarsi di altre migliaia di euro.  Le indagini sono state svolte dalla squadra volante che ha fatto il sopralluogo e poi dalla squadra mobile della questura che ha effettuato i rilievi anche sotto il profilo di polizia scientifica. 

Va subito ribadito che si tratta di furti commesse da bande «specializzate» quasi certamente straniere e con basi operative probabilmente nel Lazio o nella Campania da dove partono le incursioni.  Altri colpi simili sono stati commessi nell'Aquilano prima del 6 aprile 2009. Si trattò di furti eclatanti visto che in un caso furono scassinate moltissime macchinette con un bottino notevole.

Ma oltre al danno del furto c'è anche quello pratico del danneggiamento dei videogiochi che spesso, in seguito alle effrazioni, sono inutilizzabili o riparabili ma con spese sostanziose.

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