Lupi a spasso tra le case a Sant’Elia I forestali: le regole sulla sicurezza 

Scattano i controlli per tutelare il ruolo degli animali nell’ecosistema e la coesistenza con i cittadini I carabinieri: «Nessun attacco all’uomo da molti anni, ma vanno tenuti comportamenti prudenti» 

L’AQUILA. Due lupi a spasso vicino al centro abitato di Sant’Elia. L’avvistamento, avvenuto la scorsa domenica pomeriggio, ha fatto scattare subito i controlli da parte dei Carabinieri forestali del gruppo dell’Aquila, che hanno pattugliato le zone interessate per le necessarie verifiche, a protezione sia dei cittadini, sia degli animali.
«La fauna selvatica», dichiara in una nota la Forestale, «è tutelata da normative comunitarie e leggi nazionali poiché è patrimonio naturalistico di ampia valenza, tanto da superare i confini nazionali». Le specie selvatiche, spiegano, vanno preservate, «poiché rivestono un ruolo negli ecosistemi naturali e nel contesto agrosilvopastorale che non può essere depauperato». È vietato, dunque, catturare gli animali con reti e trappole e spetta ai carabinieri forestali il compito di gestire i fenomeni di coesistenza tra animali e cittadini, nelle zone urbane e periurbane, per la tutela e la conservazione dell’ambiente e della fauna.
«Le segnalazioni della presenza del lupo in pianura o nei centri abitati, lontani dal loro habitat montano e forestale, è da attribuirsi alla ricerca di nuovi spazi da parte dei giovani esemplari che si “staccano” dal branco alla ricerca di prede, che a loro volta si alimentano a fondo valle, nelle zone coltivate prossime ai paesi, soprattutto nei periodi di scarsa offerta alimentare o in periodi di siccità».
I carabinieri forestali tranquillizzano anche per quanto riguarda la pericolosità del lupo nei riguardi dell’uomo. «Va evidenziato», sottolinea la nota, «che non si registrano attacchi all’uomo da parte di lupi ormai da moltissimi anni. Spesso attraversano centri abitati senza fare del male a nessuno». Allo stesso tempo, però, c’è la raccomandazione di non incorrere in pratiche errate, come l’abbandono di carcasse o rifiuti nell’ambiente. Da ricordare infatti che «siamo sempre in presenza di un predatore che potrebbe avere comportamenti anomali».
Nel caso di incontri ravvicinati con un esemplare di lupo, i carabinieri forestali raccomandano di usare estrema prudenza, «tenuto conto che si tratta di animali con abitudini schive e sospettose nei confronti dell’uomo». «Fermarsi e fare qualche rumore, porsi a una distanza adeguata, non lasciare cibo a disposizione, tenere al guinzaglio animali d’affezione di piccola taglia».
Al fine di monitorare la presenza di animali selvatici nei centri abitati, va comunque contattato il più vicino Nucleo carabinieri forestale al numero d’emergenza 112.