Morto l’ex deputato Margutti paladino di Avezzano Provincia 

Leader della Democrazia cristiana per un ventennio, l’avvocato si è spento all’età di 86 anni Fu anche consigliere regionale. Dall’autostrada all’Università, fino alle fabbriche: tante le battaglie

AVEZZANO. Si è spento a 86 anni l’avvocato ed ex deputato della Democrazia cristiana Ferdinando Margutti, stimato e noto professionista, nonché figura di spicco nel panorama politico degli anni Settanta e Novanta. Terzo di otto figli, Nando era nato a Fiamignano (in provincia di Rieti) il 19 aprile 1934. Era bambino quando la sua famiglia decise di stabilirsi ad Avezzano. Dopo la laurea in Legge conseguì la specializzazione in diritto amministrativo, sanitario e in contabilità dello Stato. Mosse i passi da politico come consigliere comunale nelle due amministrazioni di Sergio Cataldi (1970 e 1980) rivestendo un ruolo primario nell’avvio di importanti opere e servizi pubblici. Nel ‘72 fu nominato commendatore. Come presidente del Nucleo industriale di Avezzano (1978-1985) realizzò le infrastrutture idriche e fognarie, civili e industriali e favorì insediamenti come Saes Enginering, Siapra Fiamm e Ecc International con l’impiego di circa 600 lavoratori, realizzando l’asilo nido richiesto dalle lavoratrici di Valentini ed ex Ceme. Nel 1979 divenne amministratore della Cassa di risparmio dell’Aquila, incarico che lasciò sei anni dopo per l’elezione in consiglio regionale dove si batté per la realizzazione del tracciato autostradale Roma-Pescara, l’istituzione del Consorzio acquedottistico marsicano e il potenziamento dei posti letto negli ospedali della Marsica. Ma senza alcun dubbio la battaglia che più lo rappresentò fu quella per Avezzano Provincia. Memorabile l’invasione marsicana a Pescara per sollecitare il voto favorevole e le notti trascorse sotto una tenda. Nel 1992 venne eletto alla Camera dei deputati tra le fila della Dc dove continuò a perseguire quell’ideale. Durante i due anni di esperienza parlamentare (nel ‘94 le Camere furono sciolte dal presidente Scalfaro, ndc) ha presentato 38 proposte di legge ed è stato segretario della Commissione grazia e giustizia, nonché componente della giunta per le autorizzazioni a procedere e del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa. Eletto in parlamento da appena due mesi, fu invitato in una trasmissione condotta dal giornalista Gad Lerner dove si distinse per l’oratoria brillante e la passione con cui argomentava. «Caspita, si vede proprio che lei è un ottimo avvocato» gli disse il conduttore. Un vecchio amico di politica, Fiorenzo Ciocci, ricorda di lui un aneddoto: «A un comizio di chiusura della Dc doveva andare Ricciuti, ma all'ultimo momento chiamarono un tale Margutti, sconosciuto. Senza conoscere nulla di quanto detto dagli avversari, scese dalla macchina con una giacchetta sulla spalla e disse: che hanno detto i comunisti?». Uomo di grande cultura, geniale, illuminato, poliedrico, strenuo difensore dei più deboli e dal temperamento integerrimo, instancabile, tenace, coraggioso, Margutti è stato anche precursore della facoltà di Giurisprudenza ad Avezzano di cui discusse con l’allora rettore Russi durante una partita di rugby. Era il 2000. I funerali dell’avvocato ed ex deputato saranno celebrati oggi, alle 15.30, nella chiesa di Madonna del Passo. Lascia i figli Cristiana e Giovanni e tre nipoti, Federico, Andrea e Francesco. La moglie Anna, a cui era legatissimo, è morta due anni fa. «Leone degli avvocati e grande combattente», dichiara il presidente dell’Ordine degli avvocati di Avezzano, Franco Colucci, «è stato un esempio per tutta la categoria di professionalità, onestà e passione per l'avvocatura. Il Foro è privato di una figura di grande spessore tecnico e morale».
Da Massimo Verrecchia, capo segreteria del presidente della Regione, Marsilio, all’ex sindasco Gabriele De Angelis, passando per il consigliere comunale, Nello Simonelli, sono stati innumerevoli i messaggi di cordoglio.
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