«Non sapevo che nel mio studiolavorasse un medico abusivo»

Il medico condotto che ha affidato l’ambulatorio al santone si difende

CORFINIO. Santone denunciato, il medico condotto che lo ha accolto nell'ambulatorio comunale si difende: «Ho messo a disposizione il mio studio per agevolare i pazienti della zona con un servizio di agopuntura, ma non sapevo che vi operasse una persona che non aveva l'abilitazione».

A parlare è Romeo Contestabile, medico di Corfinio ed ex presidente del consiglio della Provincia dell'Aquila finito suo malgrado, al centro dell'inchiesta della guardia di Finanza che vede due persone, un uomo di 70 anni di origine giapponese e la sua assistente, un'italiana di 60 anni, indagati per esercizio abusivo della professione. «Anche durante la mia esperienza nel mondo della politica», spiega Contestabile, «ho sempre tenuto al primo posto di ogni mia azione, il rispetto delle regole. In oltre 40 anni di carriera medica sono stato guidato da un unico riferimento: il giuramento di Ippocrate esercitando la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento, rifuggendo da ogni indebito condizionamento con l'obiettivo di guarire e far star bene i miei pazienti». Contestabile afferma di aver messo a disposizione il suo studio a un collega medico, che risulterebbe essere il figlio della persona che durante tutti i fine settimana visitava a Corfinio decine e decine di pazienti, praticando l'agopuntura. Quattrocento i pazienti curati dal 2007 nell'ambulatorio di Corfinio. E di non aver mai preteso nulla in cambio se non quello di garantire alla gente un servizio che a detta della maggior parte delle persone che lo richiedevano, provocava effetti benefici sui loro problemi fisici e sulle loro malattie.

Secondo la guardia di Finanza l'esperto di medicina orientale operava in maniera illecita non avendo l'abilitazione medica per poterlo fare. Peraltro incassando 80 euro a visita e senza rilasciare nessuna ricevuta fiscale.

In un prima tempo ha rischiato di rimanere coinvolto nella vicenda giudiziaria anche il comune di Corfinio, titolare dei locali dello studio medico di Contestabile.

«Non era nostro compito sapere chi operasse nei locali che noi abbiamo regolarmente ceduto in affitto al medico del paese», afferma deciso il sindaco Massimo Colangelo scaricando ogni eventuale responsabilità sulla incresciosa vicenda.

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