<strong>Rischio sismico.</strong> Ipotesi allo studio, il sindaco vede il direttore Asl

Ospedale, la vecchia ala trasferita al San Raffaele

Proposto un consiglio comunale straordinario nella struttura sanitaria

SULMONA. Arriva dal consiglio comunale un’ancora di salvezza per l’ospedale. Il sindaco Fabio Federico ha presentato alcune proposte per scongiurare il ridimensionamento, o addirittura la chiusura, della struttura. La minoranza propone una seduta straordinaria all’interno dell’ospedale.

Domani ad Avezzano, il primo cittadino incontrà il direttore generale della Asl, Giancarlo Silveri.
Le carenze strutturali dell’ala vecchia, la mancata nomina dei primari in alcuni reparti e il destino di allergologia, in fase di smantellamento, sono le priorità individuate dal sindaco. Federico, rispondendo a un’interrogazione del consigliere di opposizione Silverio Gatta (Sinistra Arcobaleno), ha fatto il punto della situazione sull’ospedale.

Torna a farsi largo l’ipotesi di trasferimento di una parte della struttura (ora sistemata nell’ala vecchia) nella clinica San Raffaele, dove potrebbero essere ricavati circa 200 posti letto. Nei mesi scorsi, proprio il primo cittadino aveva lanciato l’allarme sul rischio fragilità sismica dell’ala vecchia.

L’unico neo del San Raffaele è che, essendo una clinica riabilitativa, non è attrezzata con sale operatorie (e quindi reparto di rianimazione) e ambulatori.
Un problema che, secondo Federico, potrebbe essere risolto utilizzando i finanziamenti a disposizione per la costruzione di nuovi ospedali. I vertici della clinica sembrerebbero interessati al progetto di trasferimento.

«Siamo stanchi di essere presi in giro», sostiene il primo cittadino, «il problema dell’ospedale deve essere valutato e risolto sul territorio».
Dai banchi dell’opposizione è arrivata la proposta, formulata dal consigliere Luciano Marinucci (Partito socialista) di svolgere un consiglio comunale straordinario in ospedale per portare il problema all’attenzione dell’opinione pubblica e per confrontarsi con il personale in servizio.

In passato, sono state organizzate molteplici iniziative, da associazioni (tra cui il tribunale del malato) e sindacati, per salvare l’ospedale, ma finora non sono stati registrati risultati di rilievo.
Anzi, il capoluogo peligno rischia di perdere anche gli uffici amministrativi della Asl.
Complessivamento i dipendenti Asl in città sono circa 700. Domani Federico presenterà al direttore generale Silveri problemi vecchi e nuovi.

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