Palazzo Ardinghelli apre nel 2014

Il restauro finanziato dalla Russia, tra 18 mesi sarà completato anche il recupero del teatro comunale

L’AQUILA. Saranno Palazzo Ardinghelli e il teatro comunale i primi edifici storici, dopo il Palazzetto dei Nobili, a tornare agibili nel centro della città martoriata dal terremoto. Termine ultimo per i lavori: 18 mesi. Ad assicurare che i due palazzi torneranno agibili entro il 2014 è il sindaco Massimo Cia lente, che fa anche altre promesse: «Appena arriveranno i finanziamenti potremmo partire anche con tutti gli edifici dell'asse centrale. Sono 60 i progetti attualmente fermi alla Soprintendenza. Questi palazzi hanno lavori per un massimo di 24 mesi».

PALAZZO ARDINGHELLI. Con l'accordo firmato il 26 aprile 2010, tra l’allora primo ministro della Federazione russa Vladimir Putin e l'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il governo russo si è impegnato a finanziare il restauro di due monumenti scelti ai tempi del G8 (2009), per un importo pari a 7,2 milioni di euro: Palazzo Ardinghelli e la chiesa di San Gregorio nell’omonima frazione. Una clausola stabiliva anche che, nel caso in cui i costi dei lavori di ristrutturazione avessero superato il contributo concordato, l'accordo siglato avrebbe previsto un ulteriore finanziamento di 1,8 milioni. Il 10 aprile scorso, nel centro russo di Scienza e cultura di Roma, si è tenuta una serata dedicata all’amicizia tra la Russia e l’Abruzzo, in cui l’accordo per un totale di 9 milioni è stato confermato. «La Russia ci ha dato tutti i soldi promessi», continua il primo cittadino. «A breve finiranno i lavori. Per la parte strutturale ci vorranno al massimo 18 mesi. Anche per la chiesa di San Gregorio dovrebbe partire l'appalto a breve, con il contributo della Soprintendenza. Siamo a buon punto».

TEATRO. «La parte strutturale dell’edificio è già stata completata», dice il sindaco. «Adesso bisognerà pensare al restauro architettonico, ma entro 18 mesi anche il teatro comunale dovrebbe essere pronto». L’edificio fu edificato tra il 1857 e il 1872 su progetto dell'architetto Luigi Catalani con l'aiuto dell'ingegnere Achille Marchi. La facciata del teatro e lo scalone marmoreo sono caratterizzati da uno stile neoclassico. L’edificio è impreziosito dall’ampia scala di accesso alla sala, con platea e diversi ordini di palchi, distribuiti su pianta ovale. L'immobile è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 2009. Per il restauro completo c'è bisogno di circa dieci milioni di euro. La maggior parte dei finanziamenti derivano direttamente dal ministero, mentre un milione e 600mila euro sono stati raccolti da Bruno Vespa durante la trasmissione Porta a Porta. Il consolidamento strutturale del teatro è terminato, mentre a giugno si espleterà la gara d'appalto per il recupero funzionale, che porterà il sipario a sollevarsi definitivamente.

PALAZZO MARGHERITA. Entro due anni anche palazzo Margherita potrebbe tornare fruibile. La giunta comunale ha approvato l'attualizzazione dell'accordo con Federcasse-Bcc per il restauro dell'edificio seicentesco che ospitava, fino al 6 aprile 2009, la sede del Comune dell'Aquila. L'accordo ribadisce la donazione, da parte di Federasse -Bcc, di 5 milioni di euro, cui si aggiungono i 6 milioni e 700mila euro assegnati al Comune dell'Aquila dal Cipe. Gli interventi riguardano palazzo Margherita e l'annessa torre civica del Trecento. Dal momento che i 6 milioni e 700mila euro, previsti dal decreto 24 del 2010 del commissario alla ricostruzione, non sono stati trasferiti, i tempi sono slittati ed è stato necessario rivedere l'accordo, che prevedeva inizialmente la data della fine degli interventi per il dicembre 2013. «Si tratta di edifici di riferimento della città» conclude Cialente. «E questi restauri segneranno una vera e propria rinascita».

Michela Corridore

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