appello alle istituzioni dal responsabile del cim 

Pasqualone: più aiuti ai malati psichiatrici

AVEZZANO. «Le istituzioni marsicane e il mondo politico locale siano di supporto alle strutture sanitarie per sollevare il malato mentale dalla condizione di invisibile della società». È l’appello di...

AVEZZANO. «Le istituzioni marsicane e il mondo politico locale siano di supporto alle strutture sanitarie per sollevare il malato mentale dalla condizione di invisibile della società». È l’appello di Lucio Pasqualone, responsabile del Centro di salute mentale di Avezzano, nell’ambito di un dibattito incentrato sul paziente psichiatrico, la riconquista dei suoi diritti e il percorso di reinserimento in società. «Per la società marsicana la malattia mentale ha ancora un certo stigma», precisa lo psichiatra, «per questo ci battiamo da anni per i diritti sociali dei nostri pazienti». Lo scopo della struttura sanitaria marsicana è, infatti, promuovere percorsi di reinserimento, per la riconquista di una certa autonomia, che avvengono mediante attività ludico-formative. Nel corso dello scorso anno i pazienti psichiatrici, assistiti nel centro diurno Arcobaleno e nella struttura residenziale Crisalide, sono stati protagonisti di progetti orientati alla riscoperta dell’ambiente e all’apprendimento professionale grazie alla collaborazione con alcune realtà locali. Abruzzo wild ha curato un progetto di orientamento nello spazio urbano e naturale, con le lezioni di ballo della scuola Millennium i pazienti hanno imparato a gestire il corpo, mentre attestati di qualifica professionale sono stati rilasciati dalla scuola per estetisti e parrucchieri Sgi. A tali attività si aggiungono laboratori manuali, artistici e ricreativi come quello teatrale de “Il volo del coleottero”. «I ragazzi e le ragazze», prosegue Pasqualone, «hanno bisogno di ricostruire le loro identità per reimmettersi nella società come persone normali, è impensabile immaginare che debbano trascorrere tutta la loro vita nelle strutture psichiatriche». Il culmine del percorso terapeutico verso la guarigione è rappresentato dai gruppi appartamento che, presto saranno inaugurati ad Avezzano con il supporto della struttura sanitaria e della cooperativa sociale Lavoriamo insieme. «Un naturale sbocco degli sforzi compiuti quotidianamente da pazienti, famiglie e operatori», conclude Pasqualone, lanciando un monito alle istituzioni locali: «Affinché i pazienti non si sentano più discriminati dalla società occorre superare lo stigma con l’aiuto e il coinvolgimento delle autorità e del mondo politico».
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