Per farsi ricoverare deve aspettare 12 ore

Odissea di un'anziana aquilana: la fanno tornare il giorno dopo, poi la «parcheggiano»

TERAMO. Ha dovuto aspettare complessivamente 12 ore nel pronto soccorso del Mazzini, in due riprese, prima di essere visitata da uno specialista e poi ricoverata per degli accertamenti. La storia, dunque, si ripete. Dopo il caso dell'anziana signora teramana costretta ad aspettare 12 ore di fila in pronto soccorso, ecco un'altra storia di ordinaria malasanità.

A segnalarla al Centro è un professionista teramano amico della donna, M.C., una signora aquilana sfollata dopo il sisma e attualmente residente a Teramo. La donna, ultrasettantenne, diabetica e cardiopatica, si è recata in pronto soccorso domenica scorsa per dei problemi di circolazione. La signora era stata in precedenza anche alla guardia medica, che aveva consigliato il ricorso al pronto soccorso. Dopo un'attesa di quattro ore è stata visitata e rimandata a casa con il consiglio dei medici di tornare il giorno seguente per sottoporsi alla visita di uno specialista.

Ma non è stato così semplice. Il giorno successivo, infatti, l'attesa è durata molto più a lungo: la donna, entrata in ospedale alle 10 di mattina, è stata visitata solo alle 18. «Il cardiologo non scendeva», racconta l'amico della donna, «così è stata buttata lì ad aspettare per ben otto ore, senza tra l'altro poter mangiare nè prendere quindi le medicine». Una volta entrata in sala visita la donna si è sentita chiedere come mai fosse tornata in pronto soccorso a farsi visitare e ha dovuto così anche spiegare che era stato proprio il personale medico della struttura a consigliarle di tornare per vedere lo specialista.

I medici si sono giustificati della lunga attesa attribuendo il problema alla scarsità di personale assegnato al pronto soccorso. La donna è stata poi ricoverata nel reparto di medicina generale, dove è rimasta per alcuni giorni per effettuare tutti gli accertamenti necessari.

Il caso è molto simile a quello segnalato al Centro pochi giorni fa dal figlio di un'anziana signora teramana che ha aspettato 12 ore nei corridoi del pronto soccorso in attesa di essere visitata. La donna si era recata in ospedale per dei forti dolori alla schiena conseguenti allo schiacciamento di alcune vertebre. La sua attesa è durata dalle 3 di notte fino alle 15 del giorno successivo quando, infine, è stata visitata da un ortopedico e dimessa. A segnalare il caso era stato il figlio che l'aveva accompagnata in ospedale. «Una dottoressa mi ha detto che il pronto soccorso non è fatto per chi ha problemi pregressi», ha raccontato il figlio, «e che in questi casi serve il medico di famiglia, ma che cosa avrei dovuto fare di sabato sera?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA