Perdonanza celestinana fra memoria e attualità Invia foto e video per conservarne la storia

Dopo il terremoto la celebrazione ha cambiato volto. Facciamola rivivere conservandone la memoria. Il Centro invita chi ha foto, video e testimonianze della festa che fu a metterle a disposizione di tutti

L'AQUILA. La Perdonanza celestiniana affonda le radici a oltre sette secoli fa. La Bolla del Perdono è il documento più importante che ci ha lasciato Celestino V, che da umile frate “nascosto” nell'eremo del Morrone, diventò Papa nell'agosto del 1294 e si dimise a dicembre dello stesso anno. La Perdonanza storicamente è stata sempre un evento allo stesso tempo religioso e civile e costituì per secoli occasione di richiamo per i pellegrini che volevano “lucrare” l'indulgenza semplicemente entrando nella basilica di Collemaggio.

Le celebrazioni hanno avuto alti e bassi. Nel 1900 furono riprese in maniera “pomposa” durante il Ventennio. Nel secondo dopoguerra se ne erano quasi perse le tracce fino al 1983 quando, grazie all'allora sindaco Giampaolo De Rubeis e a Errico Centofanti, la tradizione riprese con l'accensione del fuoco sulla Torre civica e con il corteo della Bolla necessario a trasferire il documento Papale dal Comune, dove è conservato, alla basilica di Collemaggio.

Dopo il terremoto quelle rievocazioni sembrano quasi di un'altra epoca. E' per questo che farne riemergere la memoria attraverso immagini fotografiche, video e testimonianze è un servizio alla storia e alle tradizioni di una città ferita dal terremoto del sei aprile del 2009 ma che vuole rinascere al più presto.

Il Centro invita chi ha foto, video e testimonianze della festa che fu a metterle a disposizione di tutti. Per farlo è sufficiente cliccare sul tasto sotto e inviare il materiale a disposizione o un semplice commento. Il tutto per non dimenticare la storia e le emozioni della Perdonanza.