Perdonanza, spettacoli a numero chiuso 

Misure severe come nel post-sisma 2009 dopo la riunione di ieri in prefettura del Comitato per la sicurezza pubblica

L’AQUILA. Una Perdonanza come nel 2009. Rigorosa, controllata, sobria, ma ricca di significato. Ancor più dopo il riconoscimento Unesco di patrimonio immateriale dell'umanità, che ha proiettato il Perdono di Celestino verso una dimensione universale. Dall'Aquila, ancora una volta, con l'apertura della Porta Santa, rito affidato quest'anno al cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna, si diffonderà il messaggio di riconciliazione con Dio e tra gli uomini. Il Comitato per l'ordine e la sicurezza, riunito ieri in Prefettura, alla presenza del vice sindaco Raffaele Daniele e dei rappresentanti della Curia e delle diverse istituzioni coinvolte nell'organizzazione, ha definito i dettagli della manifestazione: corteo storico ridotto e ingresso contingentato alla basilica di Collemaggio, per evitare assembramenti e ridurre il rischio di contagio.
COME NEL POST-SISMA. L'emergenza coronavirus e i protocolli in atto condizioneranno gioco –forza, l'edizione 2020 della Perdonanza, che Comune, Curia e Comitato non hanno inteso annullare – come avvenuto per moltissime manifestazioni pubbliche – anche per onorare come primo anno l'importante riconoscimento Unesco, arrivato a dicembre scorso. Ma l'evento sarà più calibrato e composto nell'organizzazione e nella fruizione da parte del pubblico. Il corteo che accompagnerà la Bolla, con un numero ristrettissimo di partecipanti e la delegazione municipale, non partirà, come di consueto, da Palazzo Fibbioni per attraversare tutto il centro storico fino alla basilica di Collemaggio. La preziosa pergamena di Celestino V, affidata a Desiree Biccirè, medico di 35 anni, partirà da Cristo Re, alla Villa Comunale, per giungere alla basilica di Collemaggio, con intervalli che consentiranno alla folla di defluire lateralmente al tracciato.
LA PORTA SANTA. Uno dei nodi cruciali è stato quello relativo all'attraversamento della Porta Santa. Come anticipato dal Centro, i fedeli potranno lucrare l'Indulgenza plenaria passando sotto la Porta Santa a piccoli gruppi e mantenendo il distanziamento di un metro, come da protocolli sanitari. Forze dell'ordine e volontari della Protezione civile garantiranno il rispetto delle regole. A Collemaggio si entrerà solo indossando la mascherina e seguendo un percorso obbligato, a senso unico, che accompagnerà i fedeli davanti al simulacro di Papa Celestino e verso l'uscita, in fondo alla basilica. Tutte le funzioni religiose si terranno all'aperto, davanti al sagrato, come anche le confessioni.
La macchina organizzativa è al lavoro per consentire una buona partecipazione, nonostante le misure restrittive.
NUMERO CHIUSO. Solo gli spettacoli serali saranno a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria e a pagamento. Ma non si tratta di una novità, rispetto alle ultime edizioni, in cui questa formula era stata già sperimentata. I protocolli nazionali prevedono un numero massimo di mille partecipanti, per le manifestazioni all'aperto. Nei prossimi giorni il Comune renderà noti i dettagli sulle prenotazioni dei concerti e degli eventi, che vedranno la partecipazione di big quali Antonello Venditti, Enrico Ruggeri, Ron, Loredana Bertè, Marco Masini e Fausto Leali.
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