Pericolo eternit per la salute Passerotti ordina la bonifica 

Novanta giorni per rimuovere la copertura di uno stabilimento nell’area industriale Dal 2018 una relazione certifica «un rischio di esposizione alle fibre di amianto»

AVEZZANO. Novanta giorni per bonificare le coperture in eternit – 1.375 metri quadri – di alcuni capannoni «contenenti amianto», materiale finito al bando perché cancerogeno: l’ultimatum del commissario prefettizio Mauro Passerotti fissa il tempo massimo per le società SG Imballaggi (titolare dell’attività) ed Emmedi (proprietaria dell’immobile) per «procedere, come da valutazione del rischio, alla bonifica di tutti i materiali contenenti amianto presenti sulla copertura dell’immobile in via Cavour al civico 62-64» nell’area del nucleo industriale. Ordinanza con avviso: «L’inosservanza del provvedimento», avverte il commissario, «determina la denuncia all’autorità giudiziaria e l’esecuzione dei lavori in danno, con sopportazione degli oneri e delle spese amministrative, di smaltimento e di ogni altra natura. Fatto salvo, comunque, il risarcimento di ogni ulteriore danno sofferto dall’amministrazione comunale, ivi compreso quello ambientale». Parte, quindi, il rush finale dell’operazione datata luglio 2017, quando nel corso dei controlli del reparto edilizia, urbanistica e ambiente del comando della polizia locale la struttura finì nella lista degli immobili con copertura in eternit non in regola con gli adempimenti. Scattò, quindi, la diffida alla SG Imballaggi per effettuare i controlli stabiliti dalla legge datata 1994 per la valutazione del rischio amianto e presentare i risultati a Sit (Sistema informativo territoriale), Asl e Provincia. La relazione tecnica della società, acquisita agli atti a maggio 2018, «certificò la presenza di un effettivo rischio di esposizione alle fibre di amianto», dando il via libera alla richiesta di «procedere alla bonifica, entro un anno, a partire dal 17 maggio 2018». Sollecito rimasto sulla carta. «L’obbligo di bonifica non è stato eseguito entro i termini assegnati», ha certificato la polizia locale, che ha girato il dossier al commissario prefettizio. Passerotti, «trattandosi di una situazione di pericolosità per la salute della collettività, da tutelare con priorità assoluta, al fine di assicurare la bonifica del materiale contenente amianto», ha emesso l’ordinanza, «contigibile e urgente», girata pure alla società Emmedi srl, in qualità di proprietaria dell’immobile. Scatta dunque il conto alla rovescia per liberare i capannoni dell’azienda in via Cavour dalle coperture ritenute pericolose per la salute.
Sul fronte amianto, comunque, i controlli a tappeto del reparto urbanistica edilizia e ambiente, guidato dal capitano Adriano Fedele, hanno certificato una situazione ad alto rischio che necessita di un’azione senza sconti: in città sono presenti 50 capannoni coperti con 35mila metri quadri di pericolose lastre d’amianto.
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