Picchiata da due donne per le offese sul web 

Via al processo: le imputate sono accusate di lesioni e minacce. La spedizione punitiva nel 2019

SULMONA. Un commento letto su Facebook, secondo quanto sostenuto dall’accusa, fece scattare la spedizione punitiva, con due donne di Sulmona che dopo aver raggiunto l’artefice della frase mal digerita, la riempirono di botte utilizzando anche una stampella. Ieri, T.L.G. e E.S. di 42 e 38 anni, sono comparse davanti al giudice monocratico per la prima udienza del processo che le vede sotto accusa per lesioni personali aggravate e minacce. Tutto è accaduto il 14 luglio 2019, quando sul social comparve un commento scritto da una donna di 49 anni di Sulmona, parte civile nel processo. Commento postato sulla pagina social di un uomo che suscitò il risentimento delle due imputate, tra cui l’ex fidanzata dell’uomo. Ieri, nel corso della sua deposizione, la vittima ha ripercorso l’intera vicenda raccontando con dovizia di particolari la storia culminata con l’aggressione subita. L’unica amnesia l’ha avuto quando il giudice le ha chiesto cosa avesse scritto nel post per provocare la reazione delle due donne. La vittima non ha ricordato la frase scritta nella sua esatta composizione, confermando però che si trattava di un pensiero che aveva espresso sulla pagina di un conoscente. Quel 14 luglio la vittima si stava recando nella tabaccheria di viale Mazzini, nei pressi dell’ospedale, quando notò una vettura fermarsi al lato della strada. Dall’auto scesero due donne che conosceva, una delle quali brandiva una stampella. Dopo averla offesa pesantemente, le due presero a colpirla ripetutamente con calci e pugni e con la stampella per poi darsi alla fuga. La donna, seppur ferita, riuscì a raggiungere il vicino ospedale. La prognosi fu di 15 giorni. Da qui la denuncia dell’aggressione subita al commissariato di polizia. Dalle successive indagini e dall’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, la polizia riuscì ad ottenere i necessari riscontri al racconto della donna. Ieri la prima udienza che dopo la testimonianza della vittima e di altri testimoni è stata rinviata al prossimo 16 marzo quando, con molta probabilità, il giudice pronuncerà la sentenza. Le due imputate sono difese nel procedimento giudiziario dagli avvocati Alessandro Scelli e Silvia Iafolla. (c.l.)
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