Pnrr, arrivano in città 155 milioni di euro per le grandi opere 

Gare avviate in tempo per la scadenza del 30 settembre Biondi: «Sforzo importante dei tecnici, anche in estate»

L’AQUILA. Il Comune dell’Aquila arriva in tempo alla scadenza del 30 settembre, termine per avviare le gare d’appalto delle opere, prendendosi complessivamente 155 milioni dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il termine di venerdì riguardava in particolare le opere finanziate con il Fondo complementare del Pnrr per i territori colpiti dai sisma del 2009 e da quello del Centro Italia, che nel capoluogo abruzzese valgono 101 milioni di euro distribuiti per 53 interventi.
«Abbiamo rispettato anche la seconda scadenza prevista, la “milestone” del 30 settembre, fissata dalla cabina di coordinamento, per pubblicare le gare dei progetti approvati al 30 giugno, termine imposto dal cronoprogramma», ha sottolineato ieri il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, spiegando poi nel dettaglio: «Dopo aver realizzato in tempi record la gradonata situata di fronte la Porta Santa, una delle prime opere pubbliche terminate in Italia nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, la Centrale unica di committenza del Comune ha concluso 47 procedimenti per circa 34 milioni, cui si aggiungono gli 1,1 milioni gestiti dal Settore Opere pubbliche. Gli ambiti d’intervento interessano rigenerazione urbana, efficientamento energetico, potenziamento degli impianti sportivi e valorizzazione del patrimonio culturale».
Come fa sapere lo stesso sindaco, ci sono poi altre operazioni di rilievo che interessano il territorio aquilano, finanziate sempre dal Fondo complementare del Pnrr, in cui l’ente comunale è in collaborazione con altri soggetti attuatori. Tra questi l’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (Usra) – deputato a gestire il processo di istituzione della sede del Servizio civile universale (60 milioni), di ricollocazione del Munda all’interno del Castello (8 milioni) o valorizzazione dei percorsi e cammini culturali (2,9 milioni) – o il Consiglio regionale, stazione appaltante dell’ascensore di collegamento tra il terminal di Collemaggio e viale Rendina (2,5 milioni di cui 1,5 a valere sul Fondo complementare).
Ai 101 milioni del Fondo complementare si aggiungono inoltre gli ulteriori 54 milioni ottenuti direttamente dal programma Pnrr per il recupero della struttura ex Sercom a Sassa e per il potenziamento dello stadio Gran Sasso d’Italia, per la digitalizzazione dei servizi comunali, per il sociale, per le ciclovie urbane e per il rinnovo della flotta pubblica con autobus elettrici, per la ex scuola di Sassa, la scuola dell’infanzia di Paganica, che seguono le scadenze dei ministeri di riferimento.
«Uno sforzo importante da parte del Comune, dei suoi dirigenti, dei funzionari e dei tecnici dei settori impegnati per mesi, in estate e nei periodi di ferie, per raggiungere un obiettivo significativo cui, all’orizzonte, se ne profila già un altro», aggiunge il sindaco, «entro la fine dell’anno, infatti, i lavori afferenti al Fondo complementare dovranno essere affidati e sono certo che, come accaduto sinora, L’Aquila si farà trovare pronta per raccogliere e vincere una sfida decisiva per la sua comunità». (c.s.)