Poliziotto inseguito dalle Iene, multe nulle 

Carsoli, primo provvedimento favorevole all’agente: caso alla ribalta per l’abuso di telecamere

CARSOLI. Primo colpo di scena nella vicenda di Montesabinese, la frazione di Carsoli invasa dalle telecamere e finita in tv con Le iene dopo la segnalazioni di alcuni residenti preoccupati per la loro privacy. Il poliziotto Angelo Petruccetti accusato di aver installato le telecamere era stato multato con tre verbali per divieto di sosta. Tutti archiviati dalla prefettura . Non c’erano infatti segnali di divieto che giustificassero il provvedimento.
Un’auto dell’agente fu portata via dal carro attrezzi alla presenza delle Iene e del sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro. L’agente, lo scorso febbraio, aveva presentato una sorta di contro-petizione popolare di circa 30 proprietari di abitazione che si opponevano ai paletti e alle catene anti-parcheggi installati dal Comune e che si dicevano favorevoli alle telecamere che funzionavano a loro dire da deterrente contro la criminalità. Il legale dell’agente, l’avvocato Gianfranco Restaino, presenterà una istanza di accesso agli atti sul procedimento amministrativo che riguarda la vicenda (l’agente è indagato per abuso d’ufficio). Un fascicolo è stato aperto a novembre dalla Procura di Avezzano. Alcuni residenti avevano protestato e denunciato di essere continuamente spiati (e multati) dagli impianti di videosorveglianza posizionati dal poliziotto. In particolare, le indagini si concentrano su due aspetti: uno è quello collegato alla presunta violazione della privacy, l’altro riguarda l’intervento del sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, e della polizia locale, che ha multato e fatto rimuovere le tre auto dell’agente al centro della polemica, dopo la segnalazione delle Iene.
La questione fu sollevata la prima volta all’inizio di aprile del 2019 dal Centro. In quei giorni la protesta dei residenti si era concretizzata con una denuncia ai carabinieri. In particolare, uno degli abitanti nel paese, dopo una precedente segnalazione da parte di un compaesano alla prefettura dell’Aquila, aveva deciso di rivolgersi ai militari dell’Arma. La situazione era rimasta immutata.
Fino all’arrivo della iena Luigi Pelazza che, scortato da tre residenti, aveva cercato il poliziotto in questione. L’uomo non aveva voluto rilasciare dichiarazioni.
Sul posto era così arrivato il sindaco Nazzarro, insieme a una pattuglia della polizia locale. Alla fine il poliziotto si era visto recapitare le tre contravvenzioni. (p.g.)
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