Rallentano i contagi: due casi in 24 ore 

Positivo un meccanico di Pescasseroli, preallarme per un ricoverato di Raiano, classe in sorveglianza attiva a Pratola

SULMONA. Il virus concede una giornata di tregua. Dopo l’impennata di domenica e lunedì che ha fatto registrare 30 nuovi contagi, ieri il virus si è preso una piccola pausa. Un nuovo contagio in Alto Sangro, un caso incerto a Raiano e una classe in sorveglianza attiva a Pratola Peligna.
Al lungo elenco delle persone risultate positive in questa seconda ondata della pandemia, si è aggiunto un meccanico 51enne di Pescasseroli che non ha dipendenti, ma lavora da solo in officina. Un fronte che la Asl può controllare quindi facilmente anche perché l’uomo negli ultimi giorni non è stato al lavoro e quindi a stretto contatto con persone che non siano i suoi familiari, che si trovano in sorveglianza attiva. Un caso sospetto riguarda invece un 77enne di Raiano che attualmente si trova nella zona grigia dell’ospedale di Sulmona dopo essere risultato positivo al macchinario processa-tamponi del quale è stato dotato il laboratorio analisi dell’ospedale Peligno. Per avere la certezza della positività bisogna attendere che arrivi la conferma del laboratorio di Teramo. L’uomo era entrato in ospedale per altre patologie e sottoposto a tampone rapido è risultato positivo. Ieri mattina i medici del dipartimento igiene e prevenzione della Asl ha deciso di attivare la sorveglianza attiva fino a venerdì per un’intera classe della scuola primaria di Pratola Peligna in seguito alla sospetta positività di un bambino. Il padre era risultato positivo nei giorni scorsi dopo essere rientrato dall’estero. Si tratta quindi di un provvedimento a scopo precauzionale con cui la Asl vuole tenere sotto controllo eventuali altri contagi. L’ennesima dimostrazione dell’attenzione con cui vengono seguiti i casi che potrebbero coinvolgere gli istituti scolastici. Per le prossime ore è atteso anche il risultato dei tamponi somministrati a Pacentro in seguito alla chiusura del plesso scolastico disposto dal sindaco Guido Angelilli a scopo cautelativo. Ad oggi sono 347 le persone residenti nel centro Abruzzo risultate positive al Covid 19 in questa seconda ondata, compresi i 13 pazienti ricoverati non in terapia intensiva.
Ieri i medici del reparto di malattie infettive del San Salvatore dell’Aquila hanno infatti deciso di dimettere un 83enne di Sulmona, che dovrà ultimare il percorso verso la guarigione nella sua casa. E sono 187 le persone guarite mentre due sono i casi Covid deceduti. Tra questi la donna di 82 anni di origini napoletane morta nella sua casa di Campo di Giove dopo essere stata dimessa dall’ospedale di Avezzano quando era ancora positiva e con una polmonite in corso. La carenza di posti letto a disposizione negli ospedali Covid sta costringendo i medici a prendere decisioni anche difficili.
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