Ricostruzione, l’annuncio di Barca: dal Cipe i 5 miliardi che mancano

E il sindaco Cialente : i soldi dei Giochi non sono mai arrivati

ROMA. I 5 miliardi mancanti per la ricostruzione dell’Aquila «arriveranno dal Cipe. Se c’è una ricostruzione avviata, è una priorità e una sfida all’Italia: un governo di buon senso non si tira indietro. Mentre urlare un anno fa “i soldi, i soldi, i soldi” ha indebolito la causa, ora si può: ci sono un’idea di città, un cronoprogramma e una governance che reputiamo valida». Lo afferma il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, che si dice «scandalizzato dal fatto che in Italia non ci fossero conoscenze sedimentate per ricostruire dopo i terremoti, una volta finita l’emergenza». «I chiarimenti forniti hanno già fatto crescere velocemente numero delle domande presentate e soldi da consegnare. Questo non fa la svolta, ma ti fa arrivare alla fine del tunnel», osserva Barca. «Così un miliardo sarà affidato entro la fine dell’anno. Poi ci sono 100 milioni per lo sviluppo economico a brevissimo termine: farmaceutica, incubatori dell’università, impianti sciistici del Gran Sasso. Infine, i duemila cantieri già aperti. Ora c’è depressione, ma presto», assicura, «girerà molto denaro».

Nel frattempo il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha detto di non sapere che fine abbiano fatto i soldi (500milioni) provenienti dai Giochi: «Qui non sono mai arrivati, saranno finiti nella contabilità dello Stato ma finora una voce che indichi i soldi provenienti dai giochi non c’è». Cialente ha spiegato che in passato sono state chieste spiegazioni: «C’è stata anche un’interrogazione dell’onorevole Lolli, ma è rimasta senza risposta. Tra l’altro era previsto anche un prelievo dalle ditte farmaceutiche per finanziare la ricostruzione ma anche da lì non è arrivato niente. Penso che i fondi provenienti dal gioco siano stati incamerati dallo Stato, perché a noi non sono mai arrivati». «Non ho una lira per la ricostruzione e a giugno finisco i soldi», ha concluso Cialente, «ho chiesto 500 milioni per quest’anno e un miliardo l’anno a partire dal prossimo per ricostruire la città: senza di questo non si può fare nulla, se non ho queste somme non posso più andare avanti».