la quarantena non ferma gli uffici speciali 

Ricostruzione, sbloccate pratiche per 48 milioni

L’AQUILA. Cinquantadue pratiche di ricostruzione privata per un valore di quasi 24 milioni. È questo il risultato del lavoro dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila dai primi di marzo...

L’AQUILA. Cinquantadue pratiche di ricostruzione privata per un valore di quasi 24 milioni. È questo il risultato del lavoro dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila dai primi di marzo a oggi. Nello stesso periodo l’Usrc (Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere sismico) ha dal canto suo approvato 9 contributi per un valore di 7 milioni e concesso 104 nulla osta agli stati di avanzamento lavori per un valore di 17 milioni in Comuni interni ed esterni al cratere.
«La differenza sostanziale con il lavoro dei mesi e anni precedenti», fanno sapere dalla Struttura di missione sisma 2009, «sta nel fatto che a evadere le pratiche sono i funzionari dei due uffici diretti da Salvo Provenzano (Usra) e Raffaello Fico (Usrc) che per circa il 90% sono dal 6 marzo e ancora oggi in smart working. Nella stessa modalità per tutto il personale è al lavoro anche la Struttura di missione della presidenza del Consiglio dei ministri guidata da Fabrizio Curcio, che dall’inizio di marzo ha portato avanti il tema della ricostruzione delle scuole insieme a Regione, Comune e Provveditorato opere pubbliche, oltre a condurre il comitato di indirizzo del Programma Restart con la proposta da inviare al Cipe di interventi del valore di 24 milioni di euro a favore dello sviluppo del capoluogo e di diversi comuni del cratere del sisma 2009».
«Vogliamo ringraziare pubblicamente tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano alle pratiche e ai progetti della ricostruzione», affermano Curcio, Provenzano e Fico in una dichiarazione congiunta.
«Il lavoro va avanti solo grazie a loro e alla loro serietà e abnegazione a favore dei cittadini. La ricostruzione nel territorio aquilano e abruzzese in generale è un servizio pubblico essenziale che non si ferma neanche con un’emergenza senza precedenti come quella del contagio da coronavirus che tiene gli uffici parzialmente chiusi. Continueremo a lavorare perché c’è ancora tanto da fare», concludono Curcio, Provenzano e Fico.
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