Sciarrillo presidente del tribunale L’insediamento a metà maggio 

La nomina ratificata dal Csm, il magistrato andrà a ricoprire l’incarico vacante dalla fine del 2022 Una designazione che assume grande valore sul fronte della salvaguardia delle sedi giudiziarie

AVEZZANO. È Leopoldo Sciarrillo, 63 anni, il nuovo presidente del tribunale di Avezzano. La nomina della quinta commissione del Consiglio superiore della Magistratura è arrivata lo scorso gennaio, ma è di questi giorni la notizia della ratifica da parte del plenum dello stesso Csm. L’insediamento è previsto per metà maggio. Romano di nascita, Sciarrillo arriva ad Avezzano dal tribunale di Oristano, in Sardegna, dove ha ricoperto il ruolo di presidente negli ultimi dieci anni. In precedenza ha operato come giudice della sezione civile negli organici del tribunale di Roma. Un’ottima notizia per il tribunale marsicano dove la poltrona di presidente è vacante il 31 dicembre del 2022 con il pensionamento del magistrato Zaira Secchi. A ricoprire l’incarico, da oltre un anno, in qualità di facente funzioni, è il giudice Maria Proia. La nomina del nuovo presidente assume un valore significativo per i tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto che stanno ancora lottando per la salvezza definitiva. In quest’ottica riempire la casella mancante, al vertice del Palazzo di giustizia marsicano è fondamentale, come ribadito più volte anche dalle istituzioni locali. I tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto sono stati di fatto cancellati dall’ultima riforma della geografia giudiziaria, quella del 2012, portata avanti dall’allora ministro della Giustizia del governo Monti, Paola Severino, che aveva previsto la soppressione di ben 667 uffici del giudice di pace, di 220 sezioni distaccate di tribunale e di 31 tribunali e la creazione del nuovo tribunale di Napoli Nord. Ora, a più di dieci anni da quella decisione, il governo di Giorgia Meloni ha espresso la volontà politica di ripensare quelle scelte. Nel frattempo, grazie a una serie di battaglie e proroghe, si è riusciti a procrastinare la chiusura dei quattro tribunali. L’ultima boccata d’ossigeno concessa alle sedi di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto è arrivata proprio dal governo Meloni. Tuttavia per la prima volta la proroga è stata inserita nel decreto Milleproroghe e non per motivi contingenti, ma funzionali alla revisione della geografia giudiziaria. Entro il primo gennaio 2026 il guardasigilli Carlo Nordio dovrà far approvare una legge che salvi non solo i tribunali abruzzesi, ma più sedi sparse in tutta Italia che sulla scia dell’Abruzzo hanno intrapreso la medesima battaglia. La lotta per salvare i tribunali abruzzesi è coordinata da un comitato, capeggiato dal sindaco Gianni Di Pangrazio, che vede al suo interno i presidenti delle due Province, quelli dei quattro Ordini forensi e i sindaci delle città coinvolte. Avezzano, dunque, è stata eletta città simbolo di questa battaglia. Ragione per la quale la nomina di Sciarrillo viene percepita come di rilevante importanza nell’iter per raggiungere l’obiettivo, senza perdere di vista la non meno rilevante questione della cronica carenza di personale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA