Se lo psicologo scopre i segreti del cervello

Tesi sperimentale del giovane Mauro Acierno: i legami tra la depressione e la sindrome di Alzheimer

AVEZZANO. Diventato un orgoglio abruzzese grazie alla sua ricerca, è riuscito in pochissimo tempo a catturare l’attenzione di studiosi del settore da tutte le parti del mondo. Lui è Mauro Acierno, 23enne di Avezzano, laureatosi lo scorso dicembre in Psicologia generale all’Università dell’Aquila. A tre anni dall’inizio dei suoi studi Acierno discute una tesi in Neuropsicologia sperimentale nella quale si tratta la somiglianza tra le aree del cervello interessate dalla sindrome di Alzheimer e la depressione. L’interesse a occuparsi di questo aspetto è nato durante il tirocinio nel consultorio di Avezzano della Asl, precisamente quando è arrivato in ambulatorio un 65enne affetto da deficit di memoria. Il sintomo era proprio quello dell’Alzheimer, ma dopo numerosi studi si è scoperto che, in realtà, si trattava di depressione.

Il lavoro è durato sette mesi, grazie a una collaborazione con la “Fondazione Santa Lucia” di Roma, al termine dei quali le due malattie hanno rivelato dei punti in comune: se si analizzano i substrati nervosi del cervello di pazienti affetti da queste malattie, si scopre che entrambe hanno un focolaio nella zona dell’ippocampo anteriore. «Prima di questo studio, questa analogia non era conosciuta», precisa Mauro Acierno, «per cui i sintomi e gli esami strumentali venivano associati unicamente all’Alzheimer. Si tratta di una scoperta importante in ambito di diagnosi: sono due patologie molto serie, ma anche molto differenti e riuscire a distinguerle fin da subito può essere decisivo ai fini della terapia». Questo suo lavoro è giunto fin Oltreoceano, dove ha particolarmente colpito e interessato George Perry, ricercatore dell’Università di Stanford: il neuroscienziato di fama mondiale ha trovato, quindi, doveroso pubblicare la ricerca del giovane avezzanese sul Journal of Alzheimer’s desease, il più importante giornale nel settore. Questa occasione è stata un tale trampolino di lancio, che subito Acierno è stato richiesto per diversi lavori in più luoghi del mondo. Per il momento, però, è concentrato sulla sua formazione nella laurea magistrale con indirizzo Clinico ed è già impegnato in due nuovi progetti di ricerca: «Andrò certamente all’estero per approfondire i miei studi, anche se la speranza è riuscire a restare e ad affermarmi in Italia».

Carola D’Agostino

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