Senza vita nel canale, perizia su un cellulare 

Giallo nel Fucino. Il pm chiama un consulente informatico: analisi su spostamenti e ultimi messaggi

LECCE NEI MARSI. Una perizia tecnica sullo smartphone potrà ricostruire gli ultimi istanti di vita di Cesidio Valletta, il 35enne di Lecce nei Marsi ritrovato senza vita in un canale del Fucino dopo quattro giorni di ricerche. Nel giallo è coinvolto il compaesano Biagio Paraninfi, 38 anni, indagato dalla Procura di Avezzano con l’accusa di omicidio stradale. La sera del 18 maggio scorso era alla guida della Nissan Almera su cui viaggiava insieme alla vittima prima di restare coinvolto in un misterioso incidente stradale avvenuto lungo Strada 26. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore, Maurizio Maria Cerrato, ha conferito l’incarico a un consulente informatico per l’acquisizione certificata dei contenuti del cellulare alla ricerca di elementi utili a tracciare gli ultimi contatti telefonici della vittima, compresi quelli con Paraninfi, ma anche eventuali spostamenti rispetto al luogo dell’incidente, visto che il suo corpo esanime è stato rinvenuto dentro un canale, a circa 300 metri di distanza. Lo smartphone, ritrovato in tasca a Valletta, è rimasto a contatto con l’acqua e il fango per diversi giorni. La ricognizione sul dispositivo mobile potrebbe aiutare a chiarire cosa sia realmente accaduto dopo l’incidente e prima che Valletta fosse colto da un malore fatale (come determinato dall’autopsia) e cadesse nel canale. Attraverso il recupero dell’elenco chiamate sarà possibile appurare se il 35enne abbia chiesto aiuto a qualcuno o se tra lui e l’indagato siano intercorsi dei contatti, mentre la posizione Gps potrebbe svelare se sia rimasto sempre nella zona dell’incidente oppure si sia spostato per poi tornarvi in seguito prima di morire. Una perizia telefonica ad ampio raggio potrebbe riuscire a delineare anche fino a quando il cellulare della vittima sia rimasto in funzione e dunque aiutare a chiarire il momento esatto del decesso. L’indagine forense condotta sui telefoni cellulari permette di certificare anche registrazioni audio, foto, video, sms, mms, chat di Whatsapp e Facebook, navigazione e recuperare i dati cancellati. C’è attesa anche per la relazione del medico legale che dovrà far luce sull’esatta causa del decesso. La famiglia della vittima è assistita dall’avvocato Domenico Martinelli, mentre l’indagato è difeso dal collega Aldo Grilli. Sulla vicenda, che presenta tanti lati oscuri, sono in corso indagini dei carabinieri del nucleo operativo di Avezzano, coordinati dal tenente Bruno Tarantini.
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