Sequestrata una tonnellata di marijuana 

Tre uomini finiscono in cella: poteva fruttare circa 300mila euro. Si sospettano legami con la criminalità organizzata

CARSOLI. Tre uomini arrestati e il sequestro di una tonnellata di marijuana per un valore di circa 300mila euro. È il bilancio di un’operazione portata a termine nella giornata di ieri nel territorio comunale di Carsoli. Blitz compiuto dalla Guardia di finanza di Tivoli impegnata in un’indagine per il contrasto del traffico di droga. La piantagione è stata scoperta in una zona periferica. A terra vi erano circa 750 piante, mentre diverse centinaia si trovavano in una struttura adibita all’essiccazione delle infiorescenze. Le Fiamme gialle mantengono il massimo riserbo sull’operazione coordinata dalla Procura di Avezzano e non hanno divulgano i nomi dei tre arrestati. Si tratta di soggetti di nazionalità albanese. Il pm Maurizio Maria Cerrato ha disposto il sequestro dell’ingente quantitativo di stupefacente che verrà sottoposto ad analisi per valutarne il principio attivo. Gli inquirenti sospettano che la piantagione sia riconducibile a un’organizzazione criminale attiva tra il Lazio e l’Abruzzo. Si tratta del secondo sequestro più ingente avvenuto nella Marsica. Il precedente c’era stato nel Fucino quando i carabinieri fermarono esportatori di marijuana della Campania, i narcos dei Monti Lattari della penisola Sorrentina, boss affiliati al clan camorristico degli Esposito. In un terreno di circa un ettaro, a Luco, i carabinieri scoprirono una piantagione di marijuana circondata da comunissimo mais. Vennero sequestrate sei tonnellate di droga, che sul mercato dello spaccio avrebbero fruttato 4 milioni di dosi e un guadagno di due milioni di euro. Le indagini portarono all’iniziale arresto di un imprenditore agricolo di Avezzano. Successivamente fu scoperchiata un’organizzazione e si scoprì che aveva tentato di realizzare una piantagione anche in un campo di Corcumello, frazione di Capistrello, nei Piani Palentini.
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