Silveri scalda i muscoli

Manovre a destra: l’ex manager Asl ci prova col sostegno di Lombardi

L’AQUILA. Ritardi, cambi di pedine e tentativi di abboccamenti si regigistrano anche a destra, dove resta l’incognita delle primarie. Ma non tutti, all’interno della coalizione sono d’accordo. Intanto, prosegue il balletto dei nomi: Giancarlo Silveri, Pierluigi Properzi, Carla Mannetti e l’ex sindaco, Biagio Tempesta sono i più gettonati. Perdono terreno Guido Quintino Liris e Luigi D’Eramo, quest’ultimo direttamente investito da Matteo Salvini sul palco di Pontida e Pierluigi Biondi, espressione di CasaPound. Meno probabile la candidatura dell’imprenditore e attuale presidente della Camera di commercio Lorenzo Santilli, il cui nome era stato inserito nella rosa dei papabili anche alle precedenti elezioni. «Se si vuole dare una sterzata positiva non si può prescindere da un percorso partecipativo per raccogliere gli umori della base, le esigenze e le priorità di governo», spiega il saggista Salvatore Santangelo, che ha proposto «un recinto di regole all’interno delle quali dare la parola all’elettorato di riferimento». Strumento poco gradito da D’Eramo (Noi con Salvini), pronto a correre da solo, se necessario. Nei prossimi giorni i salviniani presenteranno un regolamento da condividere con le forze di centrodestra. Tra i più accreditati nella corsa alla poltrona di sindaco figura l’ex manager dell’Asl Giancarlo Silveri. «Prossimamente vedrò i componenti del mio gruppo “Riscatto popolare”, un’aggregazione civica. Sono per portare a casa quelli che ci stanno: mi piace essere in una squadra che possa contribuire a mandare avanti chi ha voglia di lavorare intorno a un progetto per la città».

Ma i ruoli non sono ancora stati definiti, fa sapere Silveri, che gode anche dell’appoggio dell’ex sindaco Enzo Lombardi, simbolo storico della Dc in città. E se a fare da ago della bilancia potrebbe essere Fratelli d’Italia, restano incerte le posizioni dei forzisti Liris e Luca Ricciuti, entrambi alla finestra in attesa di decisioni. In cambio della mancata candidatura alle Comunali, si prospetta per loro l’alternativa di un posto tra i banchi della Regione.

«Il mio unico, vero, obiettivo è l’unità della coalizione», dice Liris, che preferisce non sbilanciarsi. «Il nome che uscirà fuori dal confronto, programmato per i prossimi giorni, sarà quello più forte e di maggior sintesi tra i partiti che ne entreranno a far parte. Un candidato che rappresenti la base e che possa incarnare un programma di governo condiviso, per la crescita del nostro territorio». (m.p.)

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