Sisma, danni fuori dal cratere Risarcimenti estratti a sorte

Per fare ordine tra la valanga di richieste di risarcimento danni nelle case dei Comuni fuori dal cratere del sisma e la necessità di controllare la regolarità delle domande, a Teramo si è scelta una soluzione originale: sorteggiare tra le oltre 600 richieste arrivate quelle che saranno sottoposte ai controlli

TERAMO. Il sorteggio mette d'accordo burocrazia, cittadini ed enti pubblici. Accade a Teramo dove si è riusciti a fare ordine tra la valanga di richieste di risarcimento danni arrivate ai Comuni fuori dal cratere del sisma e la necessità di controllare la regolarità delle domande. A prendere il toro per le corna è stata la Provincia che dopo mesi di attese e di dubbi sulle procedure da seguire ha scelto di tirare a sorte. Cioè di sorteggiare tra le tante richieste arrivate quelle che saranno sottoposte ai controlli, concordando prima criteri e modalità con gli ordini professionali.

In provincia di Teramo sono state in totale 632 le richieste di risarcimento dei cittadini: di queste sono 171 quelle sorteggiate dal Genio Civile per essere sottoposte alle verifiche, che oggi verranno pubblicate sul sito on line della Provincia. Si tratta delle domande presentate da privati fuori dal cratere ed effettuate con perizie giurate di privati professionisti.

I DUBBI RISOLTI.
Se tutte queste 632 domande sono rimaste finora sulle scrivanie dei Comuni lo si deve proprio ai dubbi sulle procedure da intraprendere per effettuare i controlli, anche a campione, richiesti dalla Protezione civile. L'assessorato all'urbanistica della Provincia di Teramo, insieme all'ufficio del Genio Civile, ha per mesi cercato di capire da che parte iniziare, confrontandosi anche con la Regione. Nel frattempo i professionisti locali - soprattutto gli ingegneri e i geologi che hanno effettuato le perizie tecniche giurate per le domande di risarcimento - hanno più volte alzato la voce per chiedere agli enti pubblici maggiore chiarezza nelle pratiche e nella burocrazia del post-sisma.

L'ESTRAZIONE PUBBLICA.
Alla fine ci si è incontrati a metà strada. La Provincia ha deciso di scegliere per il sorteggio delle pratiche da controllare, concordando tempi e percentuali con gli stessi ordini professionali. Lunedì mattina il sorteggio si è svolto, in seduta pubblica, nell'ufficio del Genio Civile, tirando fuori dal mucchio il 10 per cento di tutte le domande relative ad abitazioni classificate A e il 30 per cento di tutte le abitazioni classificate B, C, E: in totale 171 richieste sulle quali ora si procederà a compiere le verifiche sia rispetto alla documentazione amministrativa che alle perizie tecniche.

LA MAPPA DEI DANNI.
La lista delle domande ricevute dai Comuni del Teramano disegna la geografia di quello che è stato il sisma fuori dal cratere. E' dai cittadini di Teramo che è arrivato il maggior numero di richieste, ben 319, delle quali ne saranno controllate 68 oltre alle diverse abitazioni. Al secondo posto c'è Castiglione Messer Raimondo con 80 richieste: tante per un Comune con poco più di 2.000 abitanti che non a caso si è battuto fortemente per entrare nel cratere. Al terzo posto c'è poi Campli, con 68 domande presentate.

Nei prossimi giorni un apposito ufficio sarà creato dal Genio civile della Provincia per gestire ed organizzare le verifiche. Nel frattempo tutta la documentazione relativa alle pratiche sorteggiate sarà trasmessa dai Comuni all'ente. Da lì partiranno verifiche e sopralluoghi per garantire il rispetto delle regole nella presentazione delle domande. Tutte le pratiche non sorteggiate per i controlli verranno restituite invece ai Comuni che potranno procederanno con le richieste di rimborso. Quelle interessate dalle ispezioni passeranno invece alla fase successiva dopo l'esito positivo della verifica. Se e quando arriveranno i soldi per chi ha subito danni alle proprie abitazioni anche fuori dal cratere rimane però ancora un'incognita.

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