Statua di Vito Taccone, firme a quota 350 

Prosegue la petizione per chiedere alla giunta di restaurare l’opera che celebra il campione di ciclismo

AVEZZANO. Si avvicina sempre di più l’obiettivo delle mille firme per chiedere al Comune di Avezzano di ristrutturare e ricollocare in città la statua di Vito Taccone, indimenticato campione del ciclismo scomparso nell’ottobre 2007.
In 350, finora, hanno sottoscritto la petizione per fare in modo che la statua in bronzo, raffigurante Taccone in sella a una bici (opera realizzata nel 2012 dall’artista Bruno Morelli), possa essere rimessa a posto e ricollocata in pizza Cavour, luogo della città dove il ciclista ha sempre vissuto. Nazzareno Di Matteo, imprenditore sportivo, ed Eleonora Morelli, scultrice, restauratrice e figlia dell’artista Bruno, hanno raccolto il consenso dei cittadini che dal 2014, anno in cui l’opera venne rubata dal Monte Salviano e poi ritrovata, è abbandonata in un deposito comunale. Servirebbero circa 15mila euro per restaurarla e posizionarla su un nuovo basamento da collocare questa volta nello spartitraffico di piazza Cavour, come già concordato negli anni passati tra l’allora sindaco Gabriele De Angelis, Morelli e il figlio di Taccone, Cristiano. «Siamo arrivati a circa 350 firme», ha commentato Di Matteo, «molti hanno chiesto di firmare e abbiamo deciso si ampliare i punti di raccolta. L’obiettivo è di raggiungere entro fine mese le mille firme da consegnare all’amministrazione comunale di Avezzano per chiedere di restaurare la statua e spostarla in piazza Cavour».
È possibile sottoscrivere la petizione al Pinguino Village, da Casmirri vini, al Caffè Cavour, al bar Samurai e al Barber shop Mancini. Anche Flaviano Fiasca, storico tifoso dell’Avezzano calcio, ha a disposizione dei moduli per chiunque volesse dare la propria adesione all’iniziativa. «Chiediamo all’amministrazione comunale di restaurare la statua di Taccone», ha concluso Di Matteo, «oppure di concederci l’area di piazza Cavour in modo da prevedere una sottoscrizione che coinvolga tutta la Marsica per raccogliere i fondi necessari al progetto».
Con analoghe motivazioni, sta proseguendo anche la petizione online (ma con risultati decisamente più scarsi) su Change.org. (e.b.)
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