assenteismo sul lavoro

Sulmona: furbetti del cartellino, 24 avvisi di garanzia

Concluse le indagini sugli assenteisti al Comune di Sulmona, posizione stralciata per altre 6 persone

SULMONA. «Abbiamo inviato 24 avvisi di di garanzia. Per le altre posizioni stiamo valutando se archiviarle o stralciarle dall’inchiesta principale». È il capo della procura della Repubblica del Tribunale di Sulmona, Giuseppe Bellelli ad annunciare la conclusione delle indagini avviate dalla Guardia di finanza sui “furbetti del cartellino” del Comune di Sulmona. Nell’inchiesta risultano indagate 48 persone ma con gli avvisi di garanzia inviati l’altro giorno, l’indagine sembra aver subito un’evidente scrematura. Anche se il procuratore Bellelli ha fatto capire che almeno un’altra decina di persone, tra comunali e dipendenti delle cooperative, potrebbero rientrare nel procedimento giudiziario, magari con una contestazione diversa rispetto ai 24 avvisati. A 14 di loro, infatti, la Procura ha contestato il falso e la truffa mentre ai restanti dieci solo il falso. Questi i nomi dei destinatari degli avvisi di garanzia che a questo punto dell’inchiesta hanno venti giorni di tempo per presentare le eventuali memorie difensive e chiedere di essere interrogati. Questi gli indagati: Rita Mastrangioli, Stefano Pezzella, Venanzio Piccoli, Ivana Sfronsone, Anna Rita Spagnoli, Felicia Vanacore, Marco Chiavari, Patrizia Ciniglio, Rosanna D’Aurelio, Giovanni Del Signore, Armando Di Pietro, Sabrina Di Placido, Alessandro Ginnetti e Luminita Iosub (dipendente della Coop 2001). A loro la Procura contesta i reati di falso e truffa. Mentre a Genny Amatangelo, Marino Cagnone, Angelo D’Agostino, Oresta Maria D’Altorio, Antonella Di Placido, Roberto Fonte, Carla Grossi, Fabiana Salsedo, Mirella Santilli e Maria Teresa Teti, viene contestato il reato di falso.
A questi potrebbero presto aggiungersi Mirco Carabia, Antonio Ferrini, Roberto D’Aurelio, Aldo Della Valle, Claudia Di Loreto, Antonio Mangiarelli, per i quali il sostituto procuratore Stefano Iafolla, titolare delle indagini, sta procedendo separatamente dopo averne stralciato la posizione. Di pari passo con quella penale prosegue l’inchiesta della Corte dei Conti che, dopo l’avviso di comparizione inviato a 25 dipendenti comunali, si era momentaneamente arenata. Si è, invece, ancora in attesa dei primi provvedimenti disciplinari da parte del sindaco che, intervenuto sull’argomento, aveva più volte dichiarato di attendere le carte della Procura per poter agire. Carte che ora sono sul suo tavolo.


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