Tavoli all’aperto in centro storico Ecco le nuove regole del Comune 

L’ente acquisirà le manifestazioni di interesse per poter poi individuare le eventuali aree da assegnare Nel rilascio dei permessi si terrà conto anche della presenza dei cantieri e della tutela del patrimonio

L’AQUILA. Un progetto sperimentale per il 2024 che tenga conto delle esigenze dei commercianti, della sicurezza stradale, della presenza dei cantieri, delle aree da interdire alla circolazione veicolare e degli eventi in programma per il 2026. Ma che tuteli al tempo stesso anche il patrimonio culturale e ambientale. Il Comune dell’Aquila prende le misure prima di poter rilasciare le tanto attese autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico ai commercianti del centro storico. È quanto si evince dall’ultima delibera di giunta, che dà il via libera a «un avviso pubblico per l’acquisizione delle manifestazioni d’interesse di tutti coloro che abbiano intenzione di ottenere un’area per l’insediamento di dehors». Scopo dell’amministrazione è infatti quello di individuare in via preliminare le «aree del centro storico concedibili alle imprese che facciano richiesta di area pubblica». Solo una volta avuta precisa contezza del numero di tali richieste, il Comune procederà al rilascio di una serie di autorizzazioni provvisorie valide fino al 31 dicembre prossimo, ma eventualmente rinnovabili per il biennio successivo in caso di richieste triennali.
Nella delibera si fa infatti riferimento a una serie di criticità dovute alla mole di domande di autorizzazione pervenute in contrapposizione alla «esiguità e particolarità delle aree disponibili richieste dagli esercenti. Criticità» si legge, «che incidono non solo sulla sicurezza ai sensi del codice della strada ma anche sulla tutela dei beni culturali e ambientali». A complicare l’iter ci sarebbero poi «le osservazioni della Soprintendenza in merito ad alcune zone del centro storico, secondo la quale, in assenza di un piano complessivo di occupazione, le singole proposte, se esaminate caso per caso, rischiano di produrre la saturazione dello spazio disponibile con ombrelloni, sedie, tavoli dei vari esercizi commerciali che si affacciano sulle aree richieste, con perdita, oltre che della libera circolazione, anche della percezione dello spazio pubblico e dei valori architettonici presenti».
Cui si aggiungono «le criticità derivanti dalla presenza attuale di numerosi cantieri della ricostruzione». Si rende perciò necessario «coordinare le iniziative degli operatori commerciali al fine di garantire la libera fruibilità degli spazi pubblici senza creare interferenze che pregiudicherebbero la riuscita di quanto programmato dal Comune stesso». Anche perché in cantiere ci sono pure i «futuri impegni che l’amministrazione Comunale dovrà assolvere per l’organizzazione delle attività legate agli eventi attinenti alla proclamazione della città quale “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2026». Di qui il via libera alla redazione di un progetto sperimentale per l’anno in corso previa acquisizione delle manifestazioni d’interesse tramite avviso pubblico rivolto agli esercenti, con il settore patrimonio incaricato di «rilasciare in via provvisoria, anche in caso di istanze di concessioni triennali, autorizzazioni di suolo ad uso dehors fissando la scadenza massima al 31 dicembre 2024»; il Servizio occupazione suolo pubblico (Suap) designato a «considerare la possibilità di rinnovare le autorizzazioni di cui sopra per i successivi due anni, a domanda degli interessati, nel caso in cui permangano le medesime condizioni del primo rilascio». Infine il comando di Polizia municipale sarà chiamato invece a «individuare, per la stagione 2024, le aree del centro storico pedonali designate e progettate per essere utilizzate esclusivamente dai pedoni, escludendo il traffico veicolare».
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