Terremoto, revocati gli aiuti fiscali Niente soldi per i Comuni fuori cratere

Un’ordinanza firmata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi revoca le agevolazioni fiscali ai residenti nei comuni della provincia al di fuori del cratere. Il provvedimento è stato firmato sabato ma non è stato reso noto per non condizionare le elezioni

L’AQUILA. Un’ordinanza firmata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, revoca le agevolazioni fiscali ai residenti nei comuni della provincia al di fuori del cratere. Il tempo che si diffonda la notizia e si scatena il putiferio mentre in molti si affrettano a spiegare che si sta già lavorando per ottenere una proroga dal governo.

Contestualmente alla firma delle ordinanze sulla ricostruzione leggera, (vedi tabella a fianco), il Premier ne ha sottoscritto un’altra, che dispone la revoca delle agevolazioni fiscali per tutti i paesi della provincia dell’Aquila, tra cui Sulmona, non compresi tra i 49 del «cratere». L’ordinanza non è stata resa pubblica, forse per non turbare e condizionare il voto per le Europee. L’articolo in questione è il numero 2 in cui si parla di «Ripresa degli adempimenti e dei versamenti nella provincia dell’Aquila»: le agevolazioni che erano state disposte in seguito al decreto del 9 aprile scorso cessano al 30 giugno. I versamenti non effettuati nel predetto periodo di sospensione sono eseguiti entro il 16 luglio 2009. Gli adempimenti i cui termini scadono nel periodo oggetto della sospensione dovranno essere effettuati entro il 30 settembre. Tutti i contribuenti che si sono avvalsi della sospensione dovranno versare le ritenute non subite in cinque rate mensili di pari importo a partire dal 16 luglio 2009».

Sulla scadenza del 16 luglio il presidente della Regione, Gianni Chiodi e il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, si affrettano a chiarire che è in corso una trattativa con il governo. «Sto negoziando una proroga», informa Chiodi, «di un’ordinanza emessa nell’emergenza. Poi, quando è uscito il decreto di fine aprile, è rimasta la copertura dei danni materiali a tutti i Comuni colpiti dal sisma, mentre le provvidenze socioeconomiche sono state ristrette ai 49 del cratere. Mi adopererò per ottenere una proroga. Quello del presidente del consiglio è un atto dovuto, ma stiamo studiando con il go- verno una diversa soluzione».

Più ottimista il prefetto dell’Aquila. «Le popolazioni al di fuori del cratere stiano tranquille e sicure perché abbiamo lavorato per prorogare i termini delle esenzioni fiscali previste nell’ordinanza», sostiene Gabrielli, dopo le proteste dei sindaci esclusi dal cratere (vedi servizio nell’altra pagina). Il prefetto si è messo in contatto con il sottosegretario Guido Bertolaso con cui è stata raggiunta una intesa che prevede la comunicazione della proroga direttamente da parte della Protezione civile. Nella mediazione ha avuto un ruolo anche il parlamentare del Pdl, Maurizio Scelli.

Oggi lo stesso Bertolaso ha convocato i sindaci per approfondire con i sindaci dei 49 comuni del «cratere» le indicazioni contenute nelle ordinanze firmate sabato da Berlusconi, per quanto riguarda gli interventi di riparazione nelle abitazioni di categoria A, B e C. L’incontro è fissato per questa mattina alle 9. «La riunione è stata convocata per comunicare, analizzare e condividere ogni particolarità delle ordinanze firmate dal presidente Berlusconi», riferiscono fonti della Protezione civile, «alla cui rapida attuazione dipende una buona parte del ritorno alla normalità».

REDDITI. Con il provvedimento del 9 aprile del ministro dell’Economia e finanze, Giulio Tremonti, era stata prevista per tutti i residenti della provincia dell’Aquila, persone e società, la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari fino al 30 novembre 2009. Di conseguenza con il provvedimento di sabato automaticamente il provvedimento è stato mantenuto solo per i 49 del «cratere», e abrogato per gli altri. Chi non ha pagato l’Iva entro il 16 maggio dovrà pagarla entro il 16 luglio. Chi ha chiesto la sospensione della ritenuta d’acconto e non ha subìto il prelievo, dovrà restituire tutto in 5 rate a partire dal 16 luglio. In più, chi ha un’attività commerciale dovrà versare l’Iva del primo trimestre e contestualmente provvedere al pagamento dell’Irpef sempre entro il 16 luglio.

Un carico economico non indifferente che potrebbe mettere in difficoltà molte famiglie e aziende, soprattutto quelle che hanno fatto affidamento sulla sospensione e pianificato la propria attività con uno scadenzario diverso rispetto a quello che si trovano ora ad affrontare. Le rassicurazioni del prefetto dell’Aquila e del presidente della giunta regionale vengono prese con le molle. Da fonti della Protezione civile filtra comunque la conferma che il 16 luglio è solo un primo termine su cui Bertolaso sta valutando una ulteriore proroga che sarà fissata dallo stesso commissario per garantire dei termini congrui rispetto alla particolare situazione dell’Aquila e dei Comuni, anche quelli fuori dal «cratere».