Veto sul ritorno di De Angelis Fratelli d’Italia scarica l’alleato FI 

Rottura con l’ex sindaco sancita dal fedelissimo portavoce Alfatti Appetiti: «Discontinuità» Le bordate di Presutti scatenano reazioni. Sigismondi: «Stucchevoli insinuazioni anche su Biondi»

AVEZZANO. «Discontinuità». Fratelli d’Italia scarica l’ex sindaco, Gabriele De Angelis, ora in veste di coordinatore provinciale di Forza Italia, per la partita delle Comunali di primavera ad Avezzano. Il partito della Meloni, uno degli artefici della caduta anticipata dell’amministrazione De Angelis, prende nettamente le distanze dall’alleato, per dare vita a una coalizione di centrodestra aperta ai gruppi civici di area. Ma con un preciso paletto: discontinuità con la precedente amministrazione. Quindi veto sulla ricandidatura dell’imprenditore.
PORTE CHIUSE. «Fratelli d’Italia», afferma Roberto Alfatti Appetiti, il coordinatore cittadino, nonché portavoce dell’ex sindaco e fedelissimo fino al giorno della caduta dell’amministrazione, «presenterà ai partiti potenzialmente alleati (tra i quali la neonata “Cambiamo” e le liste civiche di centrodestra, ndc) e ai cittadini una proposta che segni una discontinuità rispetto alla precedente amministrazione, ponendo al centro del dibattito le tante emergenze che affliggono Avezzano: dalla drammatica crisi che sta vivendo il commercio, all’urgente ritorno del mercato in centro, al degrado in cui versano tante zone della città, in centro e periferie, terreno fertile per spaccio e violenze che minano la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini».
IL MOTIVO SCATENANTE. Il clima di rottura, che si respira da tempo in città, è deflagrato con l’assembramento di alcuni volti noti della politica cittadina (Ezio Stati, Marco Natale, Aurelio Bruni, Rocco Di Micco, Maurizio Bianchini) al gazebo per la raccolta firme sui progetti di legge di Fratelli d’Italia. Quelle presenze esaltate da Appetiti hanno dato il via al duro j’accuse sui social dell’ex vicesindaco, Crescenzo Presutti, fedelissimo di De Angelis, verso F’dI, «partito riciclatore», con in testa due ex alleati: l’ex portavoce e l’ex consigliere pre-anatra zoppa, Massimo Verrechia, ora a capo della segreteria di Marco Marsilio, che tenne a battesimo la nascita del gruppo di Fd’I (formato da Leonardo Rosa, Iride Cosimati e Maurizio Gentile), nato per far decollare l’amministrazione di centrodestra. Un parto doloroso: Rosa, col determinante sostegno dei consiglieri centristi dell’Udc, Natale e Luigia Francesconi, affossò De Angelis, complice il documento capestro firmato pure da Pierluigi Biondi, coordinatore provinciale del partito e sindaco dell’Aquila, nonché dal regionale, Etelwardo Sigismondi, e il locale, poi defenestrato, Bruni. «Il successo della raccolta firme sui 4 progetti di legge costituzionale deve aver indispettito qualcuno al punto», ricorda Appetiti, «da commettere quello che nel calcio è considerato un fallo di frustrazione».
«SINDACO CACCIATO». A rincarare la dose ci pensa Verrecchia. «All’ex assessore di Gianni Di Pangrazio e sindaco cacciato dal Comune dopo due anni, Gabriele De Angelis, buono quindi per tutte le stagioni», sostiene, «non intendo replicare, anche perché ha affermato che al prossimo giro farà da spettatore, praticamente come quando si candida, considerata la scarsa incidenza dei consensi. Avrà più tempo per dedicarsi ai suoi hobby, politica esclusa, evitando quelle stravaganti esternazioni social contro i cittadini che già in passato hanno creato tanti imbarazzi e disagi all’amministrazione».
BIONDI È NEUTRALE. Parola del segretario regionale Fd’I. «I toni sprezzanti rivolti al commissario cittadino e più in generale alla nostra classe dirigente sono inaccettabili», chiosa Etelwardo Sigismondi, «così come le stucchevoli quanto infondate insinuazioni che dietro le posizioni di Fratelli d’Italia ci sia stato e ci sia il sindaco dell’Aquila». Porte chiuse a De Angelis, quindi, nella speranza meloniana che in Forza Italia, ieri sera in conclave, scatti l’ammutinamento.
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