È il gran giorno del maestro Zeman: all’Adriatico il nemico più amato 

Pescara-Roma è molto più di una partita. E’ la prima volta del boemo a Pescara da avversario dopo aver riportato i biancazzurri in serie A. E’ il nemico (calcisticamente parlando) più amato che arriva per tenere a battesimo la nuova creatura di Cristiano Bergodi 

di Rocco Coletti

PESCARA. E’ il giorno di Zeman, molto più di una partita. E’ la prima volta del boemo a Pescara da avversario dopo aver riportato i biancazzurri in serie A. E’ il nemico (calcisticamente parlando) più amato che arriva per tenere a battesimo la nuova creatura di Cristiano Bergodi che ha raccolto il testimone dal dimissionario Stroppa. Torna Zeman, l’uomo che ha fatto innamorare Pescara e l’Abruzzo con il suo calcio d’attacco. Riabbraccia la piazza che lo ha rilanciato verso il grande calcio, la città che lo ha osannato e che lo ha pregato (quasi in ginocchio) di restare. Lui, lucido e freddo, è andato via per inseguire la rivincita sulla panchina della Roma, l’ultima occasione della carriera. E oggi, a distanza di mesi, è rimpianto dal pubblico pescarese –a tal punto che si ipotizza un suo ritorno – e criticato dal popolo giallorosso. Non convince la Roma di Zeman, men che meno il Pescara passato da un esordiente all’altro. Non c’è più il Pescara di Zeman e non è ancora pronta la Roma di Zeman. Il boemo è sospeso tra i ricordi biancazzurri e le speranze giallorosse. Oggi sono attesi oltre 15mila spettatori per lo Zeman-day.

La piazza pescarese non l’ha mai discusso, l’ha adorato per le emozioni che è riuscito a regalarle e l’ha ringraziato per la serie A ritrovata dopo 19 anni. Ma, di certo, c’è rimasta male per il trasferimento a Roma. Ha rispettato la decisione, ma non l’ha digerita. Oggi lo applaudirà, ma con il fischio d’inizio diventerà un nemico. Possibilmente da battere per rianimare il morale di un Pescara reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Sulla carta, la Roma è la grande favorita, malgrado l’assenza di Lamela. Francesco Totti proverà a impallinare Perin per inserire anche il Pescara tra le sue “vittime”. Con Zeman le emozioni sono assicurate, e sarà così anche oggi. C’è curiosità per verificare la reazione dei biancazzurri al cambio di allenatore; la speranza è che Bergodi abbia toccato le corde giuste in settimana per far sì che Pescara non diventi terreno di conquista come lo è stato per Inter e Juventus. E’ il giorno di Zeman, ma anche quello di Bergodi chiamato per rilanciare la squadra che lo ha cresciuto da calciatore. E’ il primo esame sarà quello contro il boemo che l’ha allenato alla Lazio. Corsi e ricorsi storici, una domenica di sentimenti e di ricordi. E di calcio, ovviamente.

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