Abruzzo, le date delle riaperture 

Cena al ristorante, teatro, sport, spiaggia, piscina e fiere: come e da quando si potrà fare

Il giorno della verità è molto vicino: venerdì prossimo, 23 aprile, l’Abruzzo saprà se può tornare in zona gialla. Da qui inizierà un graduale percorso di riaperture che il premier Mario Draghi ha illustrato come un «rischio ragionato». Parte oggi quindi la settimana più importante per la nostra regione, perché, se tutto filerà liscio, porterà alle nuove regole in vigore da lunedì 26 aprile.
Il Centro propone ai lettori la tabella di marcia della ripartenza di economia, attività, sport e cultura: un vero e proprio calendario della speranza pianificato dal governo, che ci accompagnerà fino a luglio. Ma prima che il cronoprogramma diventi ufficiale le nuove regole dovranno essere definite con un decreto ormai prossimo. Ecco il come e il quando torneremo a vivere.
23 APRILE. L’appuntamento fondamentale è per venerdì prossimo quando si decideranno le zone gialle, in base al numero di contagiati e guariti ma anche di vaccinati, ai posti occupati in terapia intensiva e, naturalmente, all’Rt, l’indice di trasmissibilità del Covid-19. Per l’Abruzzo c’è molto di più di una semplice speranza, considerati i recenti dati.
26 APRILE. Ad ogni modo la road map annunciata da Draghi prevede che dal 26 aprile ci si possa spostare liberamente tra due regioni che si trovano in fascia gialla. Per entrare o uscire da una regione in arancione o rossa sarà invece necessario avere un “pass”. Nei prossimi giorni saranno decisi i dettagli di queste novità e si capirà se basterà un certificato o si renderà necessario avere l’attestato della Asl che dimostri di aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti oppure di essere stati vaccinati o ancora di aver avuto già il Covid ed essere guariti.
Per chi tornerà dall’estero, invece, dovrebbe essere confermata la quarantena di cinque giorni rientrando dai Paesi dell’Unione europea e quattordici da quelli extra Ue. Dovrebbe essere permesso andare nelle seconde case anche se si trovano in fascia arancione o rossa, mentre resteranno invariate le regole sugli spostamenti in fascia arancione e rossa. In fascia gialla i ristoranti ed i bar saranno aperti a pranzo e cena ma i clienti potranno essere accolti solo all’aperto stando seduti al tavolo. Confermato però il coprifuoco alle ore 22. In arancione e rosso, invece, permarrà la chiusura ma saranno consentiti l’asporto e il servizio a domicilio. Novità, inoltre, riguardano anche il mondo dello sport con la riapertura in fascia di rischio gialla di centri sportivi seppur solo per praticare attività all’aperto. Sempre all’aperto dovrebbe esserci il via libera alla pratica anche degli sport da contatto come calcetto e basket. Buone notizie sul fronte di cinema e teatri, che in zona gialla potranno ripartire con una capienza limitata e la prenotazione obbligatoria. Consentiti anche gli spettacoli all’aperto, ma sempre con capienza limitata e con posto a sedere. Riapriranno poi musei e mostre: sarà obbligatorio prenotare l’ingresso e la permanenza nella sala avrà una durata limitata. L’ingresso per di più dovrà essere separato dall’uscita e all’interno bisognerà seguire percorsi prestabiliti.
Via libera a tutte le scuole nelle zone gialle e arancioni. Nelle zone rosse potranno tornare in classe tutti fino alla terza media e dal 50 al 75% alle superiori.
1° MAGGIO. Con l’inizio di maggio potrebbe essere consentito l’ingresso del pubblico negli stadi, compiendo quindi un altro passo verso la normalità. La possibilità verrebbe ovviamente limitata alle regioni in zona gialla mentre, su quanto estesa sarà l’apertura, servono ancora delle conferme. Si parla del 25% della capienza o di mille spettatori. Si potrebbero spalancare anche le porte dei palasport, ma in questo caso ad un massimo di 500 persone.
15 MAGGIO. Quindici giorni più tardi, con la stagione estiva ormai alle porte, il crono programma si concentrerà sulle piscine all’aperto e sulle spiagge.
Negli stabilimenti sarà consentito sistemare sdraio e ombrelloni rispettando comunque le necessarie distanze che si prevederanno.
1° GIUGNO. Dopo le piscine sarà la volta delle palestre, seppur in via limitata. Dovrebbero essere possibili lezioni individuali o garantendo il distanziamento. Il protocollo che sarà validato dal Cts non consentirà di usufruire delle docce e imporrà la sanificazione delle attrezzature ad ogni utilizzo.
Questa data, però, dovrebbe essere anche quella che permetterà ai ristoratori in fascia gialla di ospitare i clienti all’interno dei propri locali. Si parla di tavoli distanziati da un metro ed occupati da un massimo di quattro persone a meno che non si tratti di conviventi. I buffet saranno permessi soltanto se gestiti dal personale, che dovrà ovviamente indossare la mascherina.
1° LUGLIO. Dovrebbe infine toccare a fiere e congressi, stabilimenti termali e parchi tematici. Anche in questo caso la ripartenza riguarderà le aree con il rischio di contagio più basso. Spetterà al Cts validare i protocolli per la partecipazione del pubblico.
Le linee guida che si stanno mettendo a punto prevedono comunque lo scaglionamento degli ingressi e il distanziamento tra clienti nelle aree comuni.