Addio a “Ghiro” Ghirardi, il tecnico della Nazionale che aveva scelto Pescara 

PESCARA. È morto in ospedale a Torino, a 58 anni, Valerio Ghirardi, ex tecnico piemontese della nazionale femminile italiana di sci, che da 8 anni viveva a Pescara insieme alla compagna Silvana Iacobucci. Il suo decesso, arrivato in seguito a una grave malattia, ha gettato nello sconforto il mondo dello sci italiano e non solo, ma anche la sua compagna pescarese, che con lui viveva in un appartamento dietro all'Aurum, zona Pineta dannunziana.
I due si erano conosciuti in occasione dei mondiali Juniores di sci a Roccaraso e dal 2012 Ghirardi si era stabilito a Pescara. Un connubio non scontato, ma dal risultato vincente quello tra l'azzurro italiano di sci, abituato alla neve e al freddo e la cittadina adriatica, più a suo agio con il mare e il clima mediterraneo. Ben presto Ghirardi si innamorò di Pescara, complice anche una nevicata che lo accolse sulla spiaggia ricordandogli, forse, la sua Val Pellice.
Nella zona della pineta aveva i suoi punti di riferimento, dal panettiere, al bar, per poi ritrovare nei posti della movida di piazza Muzii la frenesia e la vitalità.
Era riuscito a portare in città amici e colleghi da tutto il mondo, dal Cile come dalla Spagna, Paese che spesso finiva con l'essere accostato ai ritmi e alle abitudini scoperti in città. La sua carriera è stata segnata soprattutto dalla guida di quella nazionale femminile capace di vincere tutto a cavallo degli anni Novanta, caratterizzata da nomi di spicco come quello di Deborah Compagnoni, Karen Putzer e Isolde Kostner. In seguito venne chiamato dalla nazionale spagnola di Carolina Ruiz Castillo e Maria Rienda Contreras. In seguito un'esperienza con lo sci paralimpico, prima della sua ultima grande avventura con il team della slovena Tina Maze.  Oltre alla compagna pescarese Silvana, che lo aveva convinto a trasferirsi sul mare, lascia i suoi due figli. (a.d.s.)
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