le indagini 

Allergia dopo il pasto a scuola: budino invece  dello yogurt

PESCARA. Non tornerà a mensa, almeno per ora, il bambino di tre anni vittima di un attacco allergico dopo aver consumato il pasto servito a scuola, a Colle Pineta, lo scorso lunedì. Lo riferisce...

PESCARA. Non tornerà a mensa, almeno per ora, il bambino di tre anni vittima di un attacco allergico dopo aver consumato il pasto servito a scuola, a Colle Pineta, lo scorso lunedì. Lo riferisce Claudio Cretarola, del comitato “Noi a mensa” che ha affiancato il genitore del piccolo, dopo il ricovero di quattro giorni in ospedale, davanti ai carabinieri forestali. «L’indagine farà il suo corso», afferma Cretarola, «ma questo episodio dimostra quanto sia importante far portare il pasto da casa ai propri figli. È una battaglia nella quale non arretriamo», promette Cretarola, «dopo quello che è successo, qualsiasi genitore si deve sentire autorizzato a far portare al proprio figlio il pasto da casa». Intanto, da un punto di vista delle indagini, si tratta di chiarire che cosa ha scatenato la reazione allergica diagnosticata dall’ospedale («verosimile anafilassi da allergia alle proteine del latte»). Secondo quanto riferito dal genitore ai carabinieri, la stessa maestra del bambino avrebbe escluso che al piccolo era stato servito lo yogurt senza proteine del latte previsto nel suo menù speciale. Un vasetto riconoscibile dal campione che la Serenissima aveva fornito al genitore e che lo stesso ha poi mostrato in foto all’insegnante, via whatsapp, dopo il malore del figlio. «È questo che ha mangiato mio figlio?», avrebbe chiesto il papà alla maestra. E la risposta, come anticipato dal bimbo che aveva parlato di un vasetto marrone, è stata negativa. «Il vasetto», avrebbe confermato l’insegnante, «era marrone». Dunque al piccolo sarebbe stato servito un budino, presumibilmente senza lattosio, che è cosa diversa dalle proteine del latte a cui è allergico. Di certo, ha assicurato la preside Rossella Di Donato, «ha consumato il suo pasto speciale arrivato sigillato e con il suo nome». (s.d.l.)