IL PITTORE TERAMANO

Antologica di Alberto Chiarini gli anni del neosurrealismo

TERAMO. Un centinaio di opere, tra dipinti e grafiche, saranno in mostra dal 6 dicembre nella pinacoteca civica di Teramo per la prima vera antologica dedicata all'artista teramano Alberto Chiarini,...

TERAMO. Un centinaio di opere, tra dipinti e grafiche, saranno in mostra dal 6 dicembre nella pinacoteca civica di Teramo per la prima vera antologica dedicata all'artista teramano Alberto Chiarini, scomparso prematuramente in seguito a un incidente stradale nel 1988.

Organizza l'associazione culturale Il Prato Bianco, col sostegno di Comune, Regione, Fondazione Tercas. Curatori Umberto Palestini, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Urbino e del laboratorio L'Arca di Teramo, e il figlio di Alberto, il regista Marco Chiarini. A finanziare l'esposizione contribuirà la stessa famiglia, mettendo in vendita quattro cartelle con litografie originali (complessivamente 16 lavori) realizzate dal maestro teramano nel suo studio di via Torre Bruciata negli ultimi giorni di vita. L'antologica, aperta fino al 25 gennaio, proporrà una ragionata selezione delle opere realizzate da Alberto Chiarini nell'arco di oltre un ventennio, dal 1965 al 1988. Un corpus che da qui al 6 dicembre potrebbe ampliarsi. I familiari invitano infatti i collezionisti a prestare alla mostra opere di cui loro stessi non hanno più notizia. Spiega Marco Chiarini: «Ci sono molti quadri da recuperare, opere di cui abbiamo solo una testimonianza fotografica e che vorremmo esporre». Per poter riconoscere tali opere chi pensa di avere un Chiarini in casa può controllare sulla pagina Facebook dedicata all'artista.

Gli organizzatori contano inoltre di poter articolare la mostra dalla pinacoteca alle abitazioni private in cui Chiarini realizzò affreschi. Alberto Chiarini, classe 1939, diplomato all'Istituto d'arte di Macerata, studiò all'accademia di Belle Arti di Roma formandosi con nomi come Franco Gentilini e Mino Maccari. Negli anni giovanili si dedicò a pittura, scultura, grafica, e all'antica tecnica dell'affresco. Negli anni Sessanta entrò a far parte del collettivo "Il Pastore Bianco" raccolto intorno al pittore Guido Montauti. Negli anni della maturità il suo percorso artistico prese una direzione neosurrealista. Chiarini tenne mostre e ottenne riconoscimenti in molte città italiane. Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Una sua grande scultura in marmo è sita nel giardino dei palazzi finanziari di Teramo. Inoltre, nel 1974, fu tra i fondatori di Tele Teramo, la seconda televisione via cavo nata in Italia dopo Tele Biella. Morì il 16 agosto 1988 mentre era impegnato a organizzare una sua personale a Scanno.

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