Area di risulta, 100 firme contro il progetto 

Ambientalisti e urbanisti al convegno di Italia nostra: stop alla sede della Regione, sì al grande parco

PESCARA. C’erano oltre 200 persone ieri al convegno organizzato da Italia nostra al Dopolavoro ferroviario per parlare del progetto per l’area di risulta. Una giornata di dibattiti intervallati da musica e arte.
Hanno partecipato ambientalisti, urbanisti, architetti, storici, esperti d’ambiente, biologi, esperti in mobilità sostenibile. Quasi tutti contrari al progetto presentato dal Comune che prevede una nuova sede della Regione all’interno dell’area dell’ex stazione centrale. Sono state già raccolte circa 100 firme contro il progetto.
«Si sono intervallati esperti e testimoni della vicenda dell’area di risulta e della sua acquisizione da parte del Comune», ha detto il presidente di Italia nostra Massimo Palladini, «acquisizione che ha bloccato l’intenzione delle Ferrovie di realizzare dei palazzi in quell’area». «Dopo tanti progetti claudicanti che si sono susseguiti negli anni», ha affermato, «in un paio di mesi il sindaco di Pescara Carlo Masci e il presidente della Regione Marco Marsilio si vedono e, senza interpellare nessuno, ci annunciano che verranno realizzati degli uffici. Noi siamo contrari, ma è contraria tutta la città. E la dimostrazione c’è stata questa mattina (ieri, ndr) dove si è registrato un bell’afflusso al nostro convegno».
«Quell’area dovrà essere di aggregazione e non un luogo selvaggio», ha fatto presente Palladini, «è esattamente quello di cui ha bisogno il centro cittadino che è in profonda crisi. La nostra proposta, dunque, è quella di farci un grande parco, i soldi ci sono. Il Comune ha 17,5 milioni di euro che vuole spendere in silos per i parcheggi e in viabilità. Noi, invece, diciamo di riprendere in mano la questione urbanistica e della viabilità. Una quota di parcheggi ci dovrà comunque essere nell’area di risulta, ma il bisogno che ha questa parte della città è proprio il parco, ossia un elemento di connessione. Bisogna sottolineare che gli uffici della Regione rimarranno chiusi il pomeriggio e nei giorni di festa, mentre invece la realizzazione di una sede della Regione in un’altra zona della città potrebbe avere l’effetto di una riqualificazione e di una rigenerazione». «La nostra posizione è questa», ha avvertito il presidente di Italia nostra, «e inviteremo la popolazione a sostenerla. Ma il primo atto da fare è quello dell’apertura di un tavolo di trattative, perché se non si apre non si può fare nulla. Ricordo che stiamo ottenendo molte più adesioni del previsto, siamo molto vicini al centinaio di personalità, ma ora puntiamo a coinvolgere anche i semplici cittadini».
Ecco le associazioni che hanno aderito finora: Archeoclub d'Italia, Touring club, Conalpa, Fiab,Gufi, Le maiellane, Mila donnambiente, La Galina caminante, Associazione 1000 alberi Aps, Salviamo viale Marcon, Aiapp (Associazione italiana architettura del paesaggio), Mazì -Arcigay Pescara, Smpp1, Comitato Saline.marina.pp1 Montesilvano, La formica viola, I Colori del territorio A.p.s. Spoltore, Stazione ornitologica abruzzese onlus, Arci comitato Pescara, Buendia, Francavilla al Mare, Collettivo zona fucsia, Associazione medici per l'ambiente - Isde Italia.