Asili, 180 bambini restano fuori

Le domande presentate sono più del doppio dei posti disponibili

PESCARA. Sono 180 i bambini che quest'anno resteranno fuori dagli asili nido comunali per mancanza di posti. I sette istituti dell'ente sono in grado di ospitare soltanto 110 alunni, ma le domande sono 290, cioè il 165 per cento in più dei posti disponibili. Sono i dati forniti ieri dagli uffici del Comune, dopo la verifica delle richieste di iscrizione presentate. Venerdì prossimo, verranno pubblicate le prime graduatorie con le ammissioni. Sono 98 i bimbi già iscritti a quest'anno scolastico appena concluso e riammessi di diritto al prossimo.

La situazione è leggermente migliorata rispetto all'anno scorso, quando nelle liste di attesa figuravano 197 bambini, a fronte di 312 richieste presentate. Ma quello del 2009 era un caso particolare, perché tra domande c'erano anche quelle dei bambini aquilani trasferiti sulla costa dopo il terremoto. Facendo riferimento ai dati del 2008, lo scenario è invece negativo. Le domande erano state 269 e i posti a disposizione 112. La lista di attesa si è quindi fermata a 157 bambini. Andando più indietro nel tempo, si scopre che i posti disponibili erano di più di adesso, mentre il numero di domande era inferiore.

Così, il Comune dovrà ricorrere anche quest'anno agli asili privati convenzionati per fare fronte a questo surplus di richieste. Lo ha confermato l'assessore agli asili Guido Cerolini. «Cercheremo di aiutare in ogni modo i genitori che dovranno ricorrere alle strutture private», ha affermato, «l'amministrazione comunale ha ottenuto un incremento, pari a 100mila euro, dalla Regione per coprire in parte le spese sostenute dalle famiglie per pagare le rette. Questa somma aggiuntiva ci consentirà di ampliare il numero dei bambini assistiti».

L'anno scorso, però, la disponibilità nelle strutture private è stata limitata. A disposizione c'erano soltanto 56 posti nei 15 istituti convenzionati, a fronte di 197 bambini rimasti nelle liste di attesa. La spesa mensile sostenuta dalle famiglie variava da 296 euro, per la scuola a tempo parziale, a 369, per quella a tempo pieno. I contributi offerti dal Comune per aiutare le famiglie a pagare le spese sono calcolati in base alle fasce di reddito Isee: nel 2009, andavano dai 100 euro al mese, per i redditi compresi tra 7.351 e 10.500 euro all'anno, fino a 200 euro, per quelli non superiori a 5.250 euro l'anno.

Ma il problema più grosso da risolvere resta quello della carenza di strutture pubbliche. «Sette nidi», ha osservato Cerolini, «sono ancora troppo pochi per soddisfare tutte le richieste. Dopo aver avviato l'ultima fase di progettazione dell'ottavo asilo, in via Dalla Chiesa, i nostri uffici si metteranno al lavoro per individuare gli spazi per altre strutture».

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