Asl, otto mesi di attesa per una risonanza

Per effettuare una colonscopia in ospedale bisogna aspettare più di tre mesi

PESCARA. Quasi otto mesi di attesa per una risonanza magnetica al cervello, più di tre per una colonscopia, uno e mezzo per una tac al torace, per un'ecografia all'addome e per una visita chirurgica-vascolare. C'è da aspettare per gli esami e le visite all'ospedale di Pescara. Ma la Asl annuncia che è pronta a correre ai ripari: «Acquisteremo altre due risonanze magnetiche, una a Pescara e l'altra per Popoli», afferma il direttore generale della Asl Claudio D'Amario.

Secondo D'Amario, sono tre le «criticità» sul fronte della diagnostica e delle visite: «Le liste di attesa aggiornate al 26 settembre scorso dicono che la Asl non supera le soglie fissate dal ministero della Salute se non in tre casi, Risonanza magnetica del cervello con 189 giorni da aspettare e colonscopia con 99 giorni a fronte di un tetto ministeriale di due mesi e visita chirurgica-vascolare con 44 giorni di attesa a fronte di una soglia fissata a un mese».

LA RISONANZA.
Il problema più grave è la risonanza magnetica perché, dal 26 settembre a oggi, la situazione è peggiorata ancora e l'attesa, da 189 giorni, è arrivata già a 231. Lo attesta la prenotazione mostrata al Centro da un residente di via Arapietra: si è presentato al Cup, l'11 ottobre scorso e l'appuntamento è stato fissato alle 14 del prossimo 29 maggio con un ticket da pagare di 46,15 euro. «Ma come si fa ad aspettare tutto questo tempo?», si chiede il cittadino, «l'unico modo per fare in fretta è rivolgersi a un centro privato ma il costo può arrivare a 200 euro. Un'altra possibilità è andare fino a Termoli, 120 chilometri, dove esiste una struttura che esegue la risonanza magnetica a 60 euro».

«UN APPARECCHIO».
«Abbiamo una sola risonanza magnetica all'ospedale di Pescara», spiega D'Amario, «e, pur avendo esteso l'orario dei controlli fino alle 24, non è facile smaltire l'attesa visto che aumenta di continuo anche il numero dei pazienti che arrivano da fuori per sottoporsi all'esame. È vero che l'apparecchio è arrivato alla saturazione e, per questo, abbiamo avviato le procedure per l'acquisto di una seconda risonanza a Pescara e di una per l'ospedale di Popoli. Così diventeremo un punto di riferimento per l'Abruzzo e il Molise».

COLONSCOPIA.
Per D'Amario, «è indispensabile è anche il potenziamento degli esami endoscopici. Oggi i tempi di attesa che ho trovato al mio arrivo, 240 giorni circa, sono stati abbattuti fino a 99. È accaduto perché abbiamo aperto un altro punto per gli esami all'ospedale di Penne e, a breve, partiremo anche con l'uso delle videocapsule, cioè delle riprese cinematografiche dell'intestino grazie a compresse di ridotte dimensioni da deglutire come se fossero antibiotici. A Pescara», spiega il manager, «questo servizio innovativo è già attivo».

CHIRURGIA VASCOLARE.
A fronte di un tetto massimo imposto dallo Stato a un mese, per una visita chirurgica-vascolare si devono aspettare 44 giorni: «Il ritorno alla normalità con il rientro nei canoni fissati dal ministero», osserva il manager, «è vicino». L'attesa per una visita oncologica è di 23 giorni, sette in meno rispetto al limite massimo.

UN GIORNO.
A fronte dei sette mesi e mezzo da aspettare per una risonanza magnetica, però, ci sono anche specialità con un giorno di attesa a fronte di una soglia massima fissata dallo Stato a due mesi: si tratta di visita dermatologica, ginecologica, otorino, ortopedica, mammografia ed Ecg. Due giorni di attesa per la visita urologica, tre per la neurologica, sette per l'esame oculistico.

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